Le nuove norme del codice della strada entrate in vigore lo scorso 14 dicembre hanno causato un calo del consumo di vino e alcolici nei ristoranti, nelle taverne e nei locali in cui si servono queste bevande alcoliche.
I ristoratori hanno registrato un calo tra il 30% e il 40%. Alcuni esercenti hanno iniziato a fornire apparecchi per la misurazione del tasso alcolemico e altri hanno iniziato a creare delle convenzioni con servizi navetta per riaccompagnare i clienti a casa. Per comprendere come bilanciare il rispetto delle norme con la possibilità di consumare bevande alcoliche fuori casa, Confagricoltura chiede adesso un confronto col governo.
Massimiliano Giansanti, Presidente di Confagricoltura ha dichiarato a TeleAmbiente: “Credo che sarà necessario fare un punto di approfondimento con il Governo italiano, fermo restando che la salute e la sicurezza nelle strade deve essere un diritto e un dovere da parte di tutti e di tutti noi. Dall’altra, anche il diritto e il dovere di poter bere un buon bicchiere di vino e farlo in maniera responsabile credo che debba essere un aspetto lasciato a tutti noi. Certamente fare una prima analisi e valutazione di quello che è stato, ovviamente l’inasprimento delle norme rispetto alla legislazione precedente, bisognerà anche vedere gli impatti e
capire tutti insieme come si può garantire un buon bicchiere di vino a tutti, ovviamente cercando però di mantenere la sicurezza nelle strade che deve essere comunque un dovere da parte di tutti noi. (La possibilità di avere una doggy bag per portare a casa la bottiglia di vino non consumato) è una bella idea che certamente dobbiamo cavalcare, dall’altra parte però dobbiamo anche mettere in condizione coloro i quali magari vogliono finire la bottiglina a tavola che può essere anche un piacere anche avere comunque delle alternative che non sono esclusivamente legate all’utilizzo della propria macchina e quindi anche servizio
pubblico, mettere nella disponibilità dei cittadini anche la possibilità di ritornare nelle nostre case e tutti in sicurezza.”
Per consentire ai clienti di continuare a ordinare una bottiglia di vino in sicurezza per sé e per gli altri, si diffonde sempre più la doggy bag, rinominata rimpiattino, e pensata appositamente per trasportare la bottiglia. L’ultimo bicchiere non si beve più al ristorante ma a casa, senza il rischio di incorrere in multe e ritiri della patente.
Carlo Montalbetti, Direttore di Corepla, ha spiegato a TeleAmbiente: “Il rimpiattino intanto nasce con Expo a Milano, che come si sa è stato un momento fondamentale per tornare sul valore del cibo. In particolare, dopo che questo rimpiattino nella versione sia per il cibo sia per le bevande, quindi per il vino, ha cominciato ad essere diffuso attraverso l’accordo con FIPE, abbiamo registrato un cambiamento culturale importante, sia all’interno della rete dei ristoratori, che erano prima molto indifferenti ad offrire al consumatore dei contenitori per portare a casa il cibo avanzato, che evidentemente deve essere di ottima qualità se si viene portato a casa, ma anche il vino.
Abbiamo registrato una crescita rilevante da parte dei consumatori, cioè i frequentatori del ristorante, prima molto condizionati dal fatto di dover chiedere, come se fossero in condizioni economiche difficili, il contenitore per portare il cibo a casa, ma poi consapevoli che si tratta di un’opportunità da non sottovalutare. In questo caso le modifiche al codice della strada, in particolare per quanto riguarda il consumo del vino, quando si è al ristorante e poi si rientra con l’auto, ha dato un importantissimo sviluppo, cioè ci si è accorti che si può al ristorante consumare in termini limitati il vino, ma poi portarselo a casa per gustarselo meglio. E questo credo aiuterà molto anche a incrementare e consolidare l’attenzione ad evitare lo spreco, lo spreco in generale del cibo.”
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