ROMA – L’area Ama di piazza Caduti della Montagnola, nel Municipio VIII, sarà completamente trasformata attraverso un’operazione di rigenerazione urbana.
Dove oggi ci sono edifici degradati, che ospitano una sede di zona della municipalizzata dei rifiuti e alcuni mezzi, sorgera’ un nuovo sistema polifunzionale che ospiterà: una nuova piazza in continuità e a completamento di Piazza Caduti della Montagnola, un parco pubblico attrezzato, libero e accessibile, parcheggi interrati, di cui circa 200 pubblici, i nuovi uffici dell’Ama, servizi socio-sanitari, uno studentato o un senior student, il nuovo Museo per le auto storiche della Polizia di Stato (in sostituzione di quello ospitato fino allo scorso anno nella ex Fiera di Roma) e residenze private realizzate secondo i più avanzati standard di impatto ambientale sostenibile ed efficienza energetica, moderne tecnologie e consumo limitato del suolo.
Il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ha presentato la delibera di indirizzo che nel pomeriggio la giunta voterà, insieme all’assessore all’Urbanistica Maurizio Veloccia, all’assessora all’Agricoltura Ambiente e Ciclo dei Rifiuti Sabrina Alfonsi, al presidente di Ama, Bruno Manzi, e al Presidente dell’VIII Municipio, Amedeo Ciaccheri.
RIGENERAZIONE URBANA
Dei due ettari e mezzo che verranno trasformati, meta’ saranno case e il resto servizi, piazze e verde. Gli edifici attualmente presenti saranno completamente demoliti, come pure le mura di cinta dell’area, e si avvierà poi la costruzione dei nuovi immobili (dislocati in maniera diversa rispetto agli attuali) utilizzando per la prima volta a Roma su un’area e non su singole palazzine la legge regionale sulla rigenerazione urbana.
Il progetto finale sarà scelto attraverso l’indizione di un concorso internazionale di progettazione, che sarà bandito dal Fondo Ambiente (gestito da Dea Capital, di cui Ama e’ proprietario al 100% e nel quale l’azienda ha conferito l’area da valorizzare), riguarderà un’area di poco più di 2 ettari compresa tra Via Francesco Acri, Via Nicola Spedalieri e Via Baldassarre Castiglione e sarà scelto attraverso l’indizione di un concorso internazionale di progettazione.
Tra i progetti presentati verrà scelto il masterplan con la proposta che meglio interpreta i principi alla base della rigenerazione del quadrante: valorizzazione del patrimonio di AMA, impatto positivo sul tessuto urbano di riferimento e aumento delle dotazioni pubbliche e miglioramento della qualità ambientale e architettonica dello spazio insediato.
L’intervento dovrà, infatti, promuovere le tecniche di bioedilizia più avanzate, assicurando i più elevati livelli di efficienza energetica e lo sviluppo delle fonti rinnovabili nel rispetto della normativa vigente. La fase progettuale e realizzativa prevede un percorso comune tra Roma Capitale, Municipio VIII e Ama e, con il contributo di tutti gli attori in campo, tutta l’area verrà radicalmente ripensata nell’ottica di una condivisione di spazi tra strutture pubbliche ed edilizia privata.
GUALTIERI: “100 MILIONI DI EURO DI INVESTIMENTO”
L’investimento complessivo sarà di 100 milioni di euro. “E’ un importante progetto di riqualificazione urbana che riguarda il complesso edilizio della Montagnola nell’VIII Municipio. Si basa sulla collaborazione stretta delle istituzioni con Ama, che lancia un intervento su uno stabile che fino al 2014 è stato un ufficio e ora è degradato- ha detto Gualtieri- Oltre 20 mila mq e 100 milioni di investimento con demolizione e ricostruzione per ridisegnarne le funzioni portando così funzioni terziarie e vivibilità ambientale, con l’aumento delle superfici verdi. Questa è la prima applicazione su area ampia della legge regionale sulla rigenerazione urbana. A luglio si è chiusa la Conferenza dei servizi, oggi abbiamo approvato le linee programmatiche con una delibera, poi ci sarà un concorso internazionale con un masterplan sul modello della ex Fiera di Roma”.
I TEMPI
Dopo l’approvazione in Giunta, la delibera dovrà passare per due volte all’esame dell’Assemblea Capitolina. “Dal 2026 si dovrebbe partire con la realizzazione del progetto”, ha detto Veloccia.
Gli edifici residenziali potrebbero essere anche dei grattacieli. Se così fosse la Sovrintendenza Capitolina ha auspicato “il controllo delle altezze degli edifici di progetto, nel tentativo di mantenere l’attuale visuale del cielo e del contesto storicizzato che delimita il lotto in cui si interviene”.
A tale proposito l’assessore Veloccia ha precisato che “nel documento di indirizzo non c’è un vincolo di massime altezze né di massimo consumo di suolo, non c’è un’indicazione per fare o meno un grattacielo perché vogliamo che sia la proposta progettuale migliore a prevalere. Devono essere conservate alcune visuali ma questo non significa che è impossibile andare in altezza. La qualità del progetto determinerà le caratteristiche dimensionali degli edifici”.
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