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Roma

A rischio la Fontana dello Zodiaco

OSTIA – Continuano le mareggiate e la situazione non miglora, anzi. L’emergenza erosione ad Ostia si fa sentire sempre di più e intanto gli stabilimenti stanno sparendo inghiottiti dal mare. Che le mareggiate stiano mettendo in ginocchio il litorale ormai non sembra più essere una novità Eppure, ancora una volta si chiedono interventi tempestivi che possano salvare il salvabil. L’allarme era già stato lanciato anche dall’associazione Confesercenti di Roma e Ostia che parlava di «detriti degli stabilimenti abbandonati, chiusi o decaduti stagione estiva a rischio». A richiamare l’attenzione è stata anche l’emergenza della fontana dello Zodiaco, uno dei simboli storici e culturali di Ostia, che era stata da poco ristrutturata, ma che ora rischia di scomparire: «La situazione a Ostia, nell’area della Rotonda sita in piazzale Cristoforo Colombo, è fortemente compromessa a causa delle continue mareggiate e dell’erosione costiera», questo quanto dichiarato dal consigliere regionale del Lazio, Alessio D’Amato, i consiglieri dell’Assemblea capitolina, Flavia De Gregorio e Antonio De Santis, e il consigliere del Municipio X, Andrea Bozzi, che hanno prosguito: «Facciamo appello al sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, e al presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, affinché venga dichiarato lo stato di calamità naturale e si intervenga con urgenza, in maniera strutturale e non episodica. Vi è il rischio concreto che l’erosione colpisca il sottosuolo della rotonda della fontana dello Zodiaco, uno dei simboli di Ostia, causando danni irreversibili». «La Fontana dello Zodiaco, uno dei simboli storici e culturali più amati del litorale romano, è in grave pericolo a causa dell’erosione costiera – aveva segnalato sui suoi canali social il capogruppo del M5S del X Municipio Alessandro Ieva, che ha proreguito: «Le recenti mareggiate hanno devastato l’arenile, arrivando fino alla base della struttura e mettendone seriamente a rischio la stabilità. Nonostante il restauro realizzato negli anni scorsi, la mancanza di interventi di manutenzione ordinaria e il progressivo avanzamento del mare stanno minacciando l’integrità della fontana e della pavimentazione a mosaico circostante. L’erosione ha già causato la distruzione degli stabilimenti balneari adiacenti, e ora il rischio di un collasso della rotonda su cui sorge la fontana è sempre più concreto. Il Consiglio del Municipio Roma X ha approvato in aula la nostra mozione – prosegue Ieva – con cui abbiamo lanciato un appello urgente al Presidente della Regione Lazio affinché vengano adottate immediatamente misure strutturali per contrastare l’erosione costiera – ha sottolineato Ieva -. Inoltre, il documento chiede l’attivazione di un piano sistematico di manutenzione per la Fontana dello Zodiaco e la pavimentazione, con l’obiettivo di preservare questo importante patrimonio storico e culturale. Non possiamo permettere che un pezzo della storia di Ostia vada perduto sotto i nostri occhi, è necessario intervenire subito prima che sia troppo tardi. L’assenza di azioni tempestive rischia di trasformare questa emergenza in una tragedia irreversibile. È fondamentale che le istituzioni rispondano con urgenza per salvaguardare la Fontana dello Zodiaco e l’intero litorale ostiense». La Fontana dello Zodiaco è un vanto del litorale romano ed è situata all’estremità meridionale di via Cristoforo Colombo. Realizzata nel 1957 dall’ingeniere comunale Mario Ferrero, dopo la costruzione del belvedere. L’innaugurazione avvenne alla presenza dell’allora sindaco di Roma, Umberto Tupini. Ferrero aveva concepito per la fontana un innovativo sistema di effetti idraulici, luminosi e sonori. Il getto centrale, capace di raggiungere un’altezza di 25 metri, si integrava con un sistema comèosta da 100 lampade di diversi colori con accompagnamento musicale. La fontana è nota per il suo elaborato mosaico che rappresenta i segni zodiacali. La fontana è costituita da due vasche circolari concentriche, ispirate alla forma della rosa dei venti, le cui punte decorano il pavimento circostante. Attorno a questa struttura si estende una piccola aiuola perimetrale, arricchita da essenze arbustive, e il tutto è dotato di 94 getti d’acqua. Originariamente, le due vasche erano alimentate da un pozzo artesiano che garantiva un flusso di circa 300 litri al minuto, per una capacità totale di circa 100 metri cubi. Il sistema di illuminazione, progettato e mantenuto da Areti, include 53 proiettori LED subacquei da 20 watt, affiancati da 18 proiettori LED da 64 watt, destinati a illuminare l’intero piazzale. Quello che si auspica, quindi oltre a tempestivi interventi per l’emergenza erosione è che tae opera possa non scomparire ma essere messa in sicurezza e riportata alla sua autenticità.

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