ROMA – La comunicazione istituzionale attraverso i social media rappresenta un elemento cruciale per i Ministeri, che devono garantire trasparenza, informazione e coinvolgimento dei cittadini. La presente ricerca ha analizzato l’attività social dei Ministeri italiani durante il 2024, prendendo in esame le principali piattaforme digitali: Facebook, Instagram, X (ex Twitter), YouTube, LinkedIn, TikTok e Telegram. Il fine è quello di valutare la loro efficacia comunicativa e il livello di interazione con il pubblico attraverso il Social Index, un indicatore sviluppato dall’Osservatorio Digitale.
OD per Agenzia Dire – La presenza Social dei Ministeri – FEB 2025Download
Presenza sui social media
Dall’analisi emerge che la grande maggioranza dei Ministeri è attiva su più piattaforme:
Facebook: 96%
X (Twitter): 92%
YouTube: 88%
LinkedIn: 80%
Instagram: 76%
Telegram: 40%
TikTok: 8%
L’adozione così diffusa di Facebook e X indica una chiara predilezione per strumenti tradizionali di comunicazione istituzionale e aggiornamento. Tuttavia, la scarsa presenza su TikTok (solo l’8%) suggerisce una limitata propensione a coinvolgere le fasce più giovani della popolazione attraverso linguaggi e format innovativi.
Classifica del Social Index
Il Social Index, che misura in modo oggettivo l’efficacia delle attività di social media marketing, ha evidenziato un netto vantaggio per due Ministeri:
Ministero della Difesa: 87/100
Ministero della Salute: 85/100
A seguire, troviamo:
Ministero della Cultura: 74/100
Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione: 70/100
Tra i Ministeri senza portafoglio, meritano attenzione quello della Protezione Civile (che utilizza i social soprattutto per comunicazioni di emergenza) e quello della Pubblica Amministrazione.
Numero complessivo di follower
L’analisi dei follower aggregati su tutte le piattaforme esaminate mostra una forte predominanza del Ministero della Salute, che supera i 3 milioni di follower, di cui la metà concentrata su Facebook. Superano il milione di follower anche:
Ministero della Protezione Civile e Politiche del Mare
Ministero dell’Istruzione e del Merito
Ministero della Cultura
Ministero della Difesa
Engagement medio per post
L’engagement per post è un indicatore fondamentale per misurare il reale coinvolgimento del pubblico.
Su Facebook e Instagram, il Ministero della Difesa registra i migliori risultati.
Su X, il Ministero della Difesa continua a ottenere alti livelli di interazione.
Il Ministero dell’Istruzione e del Merito domina su YouTube per numero di iscritti.
Su LinkedIn, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy raccoglie il maggior numero di follower.
Su TikTok, sono presenti solo Ministero della Cultura e Ministero delle Politiche della Famiglia.
Frequenza di pubblicazione
La ricerca ha evidenziato un ritmo medio di pubblicazione di 3-4 post a settimana su Facebook e Instagram. Tuttavia, si registra un calo significativo del numero di contenuti pubblicati su X, segno di un possibile spostamento delle strategie comunicative verso altre piattaforme o una minore attenzione a questa specifica rete.
Considerazioni e scenari futuri
L’analisi dei dati raccolti suggerisce alcune riflessioni strategiche:
Maggiore diversificazione dei canali: alcuni Ministeri si concentrano ancora troppo su piattaforme tradizionali, mentre social emergenti come TikTok offrono grandi opportunità per comunicare con i giovani.
Ottimizzazione dell’engagement: l’elevata presenza di follower non sempre si traduce in un alto livello di interazione. Strategie di contenuto più mirate potrebbero migliorare questo aspetto.
Valorizzazione di Telegram: con solo il 40% di adesione, questa piattaforma potrebbe essere utilizzata meglio per comunicazioni dirette e tempestive.
Conclusioni
La comunicazione social dei Ministeri italiani è ben strutturata, ma presenta margini di miglioramento, specialmente in termini di diversificazione dei canali e ottimizzazione dell’engagement. Il Ministero della Difesa e il Ministero della Salute si confermano leader in termini di performance, ma la crescita di altri Ministeri su piattaforme emergenti potrebbe ridefinire il panorama digitale istituzionale nei prossimi anni. Per migliorare ulteriormente l’efficacia comunicativa, sarebbe utile adottare strategie personalizzate per ciascun canale, sfruttando al meglio i punti di forza di ogni piattaforma.
L’AGENZIA DIRE AL FIANCO DELL’OSSERVATORIO DIGITALE
Il direttore responsabile della Dire Nico Perrone: “Come direttore responsabile sono grato per aver scelto l’agenzia Dire come media partner di un progetto importante e strategico come quello realizzato dall’Osservatorio Digitale per monitorare il ‘gradimento’ di enti e Istituzioni, associazioni e mondo delle imprese attraverso la loro comunicazione sui social. In questi mesi dal confronto con i dirigenti dell’Osservatorio Digitale, marchio registrato presso il Ministero dello Sviluppo Economico-Ufficio Italiano Brevetti, ho potuto valutare la professionalità e originalità del loro lavoro, la capacità innovativa che hanno sviluppato mettendo a punto il Social Index grazie all’algoritmo esclusivo che assegna un punteggio basandosi su criteri sia quantitativi che qualitativi. Il risultato sulle performance complessive di un soggetto, ed è quello che più convince e rende interessante il progetto dell’Osservatorio Digitale, è oggettivo e dettagliato. Come agenzia Dire, media partner, non solo daremo visibilità ai lavori dell’Osservatorio Digitale ma insieme a loro qualche volta sceglieremo anche i soggetti da analizzare”.
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