Il capo della redazione di Al Jazeera a Gaza, sopravvissuto miracolosamente agli attacchi israeliani dopo aver perso la famiglia e tanti amici e colleghi, ha scelto di non fermarsi. Operato d’urgenza in Qatar, è subito tornato sul campo a documentare il massacro, nonostante un dolore difficile da immaginare. L’intervento di Stefania Ascari, la deputata che ha organizzato la conferenza stampa a Montecitorio.
Dall’inferno di Gaza, una testimonianza preziosissima portata direttamente alla Camera dei deputati: il giornalista Wael al-Dahdouh, capo della redazione di Al Jazeera a Gaza, dove ha visto morire tanti amici e familiari, tra cui la moglie, tre figli e un nipotino di appena sei mesi. Lui stesso, durante gli attacchi israeliani, ha rischiato di morire e porta ancora addosso i segni di quelle gravi ferite. Nonostante un dolore difficile anche da immaginare, dopo essere stato operato d’urgenza in Qatar Dahdouh è subito tornato a Gaza e non ha mai voluto fermarsi, continuando a raccontare quanto stava accadendo.
Violando diverse regole del diritto internazionale, Israele non si è fermata né di fronte alla macchina dei soccorsi umanitari, né di fronte a giornalisti e osservatori internazionali, a cui nella Striscia di Gaza è stato a lungo negato l’accesso. Ad organizzare l’incontro alla Camera, che ha avuto un notevole riscontro di pubblico, è stata Stefania Ascari, deputata del Movimento 5 Stelle e coordinatrice dell’Intergruppo parlamentare per la Pace tra Israele e Palestina. Insieme a lei, anche Nicola Fratoianni, segretario di Sinistra Italiana e deputato di Alleanza Verdi-Sinistra, e Laura Boldrini, deputata del Pd e presidente del Comitato permanente della Camera per i diritti umani nel mondo.
“Per me, l’informazione è fondamentale e oggi abbiamo avuto il privilegio e l’onore di avere con noi Wael al-Dahdou. Un giornalista, un uomo, esempio di professionalità sul campo ma soprattutto di umanità” – ha spiegato la deputata Stefania Ascari, coordinatrice dell’Intergruppo parlamentare per la Pace tra Israele e Palestina, che ha organizzato la conferenza stampa con Wael al-Dahdouh – “Giornalista e caporedattore a Gaza per Al Jazeera, nonostante abbia perso sotto i bombardamenti israeliani familiari, colleghi e colleghe, continuava ad essere in onda e continuava a documentare il massacro che stava avvenendo. Lo faceva per il dovere dell’informazione e questo deve essere portato all’interno delle istituzioni italiane, affinché questo genocidio finisca e si arriva soprattutto ad una soluzione definitiva per il conflitto israelo-palestinese“.
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