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In Campania Ucid protagonista con Brancaccio e Apreda: due eventi ad Acerra e Sorrento

NAPOLI – Sono due gli appuntamenti da non perdere in Campania: domani, 13 febbraio, presso l’Auditorium Monsignore Riboldi di Acerra (Napoli), si terrà un convegno dal titolo ‘Educhiamoci all’impegno socio-economico’. Sarà un momento di confronto che vedrà la partecipazione di Monsignor Antonio Di Donna, vescovo della città e presidente della Conferenza Episcopale Campana, e di Don Bruno Bignami, direttore dell’Ufficio Nazionale per i Problemi Sociali e il Lavoro della Cei. L’iniziativa, annunciata da Stefania Brancaccio, segretaria nazionale dell’Ucid (Unione Cristiana Imprenditori Dirigenti), vuole rappresentare una tappa significativa nel percorso che Monsignor Di Donna ha definito il “cantiere della cittadinanza responsabile”.
Il 15 febbraio invece, a Villa Fiorentino di Sorrento (Na), un convegno su Art Bonus, precede l’inaugurazione della mostra: ‘Facciamo la nostra parte’ che rimarrà aperta fino al 28 febbraio, con orari: dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 20. Organizzata da M.a.c.s.: Mecenati per l’arte, il cinema e lo sport, da Ews, e da Ucid Campania, di cui Nino Apreda è presidente.
L’evento di domani ad Acerra, come ha spiegato Brancaccio, “rappresenta un tassello di un progetto che punta a coinvolgere operatori economici e cittadini in un dialogo aperto e costruttivo, capace di generare idee e buone pratiche per affrontare insieme le sfide della società contemporanea. Educarsi all’impegno sociale è una priorità imprescindibile per costruire una società più giusta e solidale. L’impegno sociale- ha dichiarato ancora Stefania Brancaccio- non è solo un dovere morale, ma una risposta concreta alle emergenze del nostro tempo, dalla povertà alla disuguaglianza, dalla crisi climatica alla violenza. È attraverso la partecipazione attiva che possiamo davvero fare la differenza, contribuendo a garantire pari opportunità per tutti”.
Questo percorso di consapevolezza e azione non riguarda soltanto il miglioramento della società, ma tocca anche la crescita personale. Partecipare attivamente alla vita della comunità permette di rafforzare il senso di appartenenza, creare legami autentici e scoprire il valore della collaborazione. Inoltre, mette alla prova le proprie capacità e favorisce lo sviluppo di competenze comunicative, organizzative e di leadership, fornendo un significato più profondo alla propria esistenza. L’educazione all’impegno sociale passa però da alcune tappe fondamentali, come l’informazione e il dialogo. Solo conoscendo le problematiche che ci circondano e comprendendo le loro cause è possibile contribuire in modo consapevole.
Ma non basta: bisogna sensibilizzare chi ci sta accanto, promuovere iniziative, partecipare attivamente e collaborare con associazioni e gruppi che condividono gli stessi valori. In questo contesto si inserisce l’idea del ‘cantiere della cittadinanza responsabile’, che Di Donna ha voluto proporre come un processo vivo e in continua evoluzione. È un invito al dialogo e alla condivisione di responsabilità, che richiede l’impegno di tutti per costruire insieme un ambiente inclusivo, solidale e democratico. Non si tratta di un progetto statico, ma di un cammino che si adatta alle sfide della società e mira a promuovere valori fondamentali come la libertà, l’uguaglianza e il rispetto dei diritti umani. L’appuntamento di Acerra sarà dunque un momento di riflessione, ma anche un’occasione per confrontarsi e proporre soluzioni concrete. In una società che spesso si sente frammentata, il cantiere della cittadinanza responsabile rappresenta un’opportunità per riscoprire il senso del bene comune e il valore della partecipazione attiva. Il convegno si propone di gettare le basi per una nuova consapevolezza collettiva, in cui ogni cittadino possa sentirsi parte di un progetto più grande, capace di guardare con speranza al futuro.
Nino Apreda, presidente di Ucid Campania, interviene invece sulla mostra di Sorrento: “Per me presidente regionale dell’Ucid e figlio campania felix, terra che ha dato i natali ad Antonio Genovesi e padre della economia sociale è connaturato partecipare a M.a.c.s. Noi di Abn Wind Energy ci dedichiamo alla ricerca e allo sviluppo di aree idonee per la produzione di energia eolica, una risorsa pulita, rinnovabile e abbondante nel Sud Italia e nelle isole. Il vento è una ricchezza naturale che non viene importata, non inquina e rappresenta un’opportunità di crescita e innovazione per territori prevalentemente rurali. Mai come oggi il tema dell’energia è cruciale: la crisi internazionale, aggravata dalla guerra in Ucraina, ha reso evidente la necessità di investire in soluzioni sostenibili e indipendenti. Abn Wind Energy non si limita a promuovere le energie rinnovabili: la nostra missione comprende anche la destinazione di una parte degli utili al bene comune e a iniziative sociali.
Abbiamo aderito con convinzione al progetto M.a.c.s. perché crediamo nel mecenatismo come valore fondante. Sostenere l’arte e la cultura non è solo un atto di generosità, ma anche un impegno educativo: i giovani ci osservano, e dare loro l’esempio di una cittadinanza attiva e consapevole è una responsabilità che ci assumiamo con orgoglio. Prendersi cura del patrimonio artistico è un atto di rispetto verso la collettività e verso le future generazioni. Noi non imbrattiamo né sfregiamo le statue: le restauriamo, le valorizziamo e restituiamo loro la dignità che meritano. Attraverso piccoli gesti concreti, contribuiamo a preservare le nostre radici, la nostra tradizione, la nostra cultura. La defiscalizzazione introdotta dall’Art Bonus è una misura importante che va nella giusta direzione: grazie a strumenti come M.a.c.s., il privato può prendersi cura del bene pubblico, favorendo una virtuosa sinergia tra risorse, incentivi fiscali e progetti concreti.
La sussidiarietà è il principio che guida il nostro impegno: quando il privato si fa carico del bene comune, l’intera società ne beneficia. Per questo partecipiamo con entusiasmo alle iniziative promosse dal notaio Roberto Dante Cogliandro, presidente M.a.c.s., esempio di sensibilità civica e culturale che merita il nostro sostegno. Come ha affermato il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi: ‘L’intervento dei privati, attraverso lo strumento dell’Art Bonus, può consentire di dare una risposta ai tanti bisogni di conservazione e valorizzazione che altrimenti, con il solo utilizzo delle risorse pubbliche, sarebbero impossibili da soddisfare’. Come Ucid Campania, di cui ho l’onore di essere presidente regionale, crediamo fermamente nel ruolo sociale delle imprese.
La dottrina sociale della Chiesa è per noi un faro, e Napoli ha dato i natali a uno dei suoi primi economisti, Antonio Genovesi, che ha saputo coniugare etica ed economia in una visione inclusiva e solidale. Voglio concludere riportando il pensiero di Papa Francesco sull’arte che non scarta: ‘Le opere di Alejandro Marmo sono la testimonianza della creatività di cui siamo capaci anche con una materia prima povera, messa da parte, buttata via (…) La misericordia di Dio non scarta, tutto ha un senso all’interno della magnifica opera di Dio. La società di oggi, devota al dio denaro, ha preso l’abitudine di usare e scartare anche le persone. Questa cultura dello scarto, dell’esclusione, rischia di contagiare tutti, di rendere schiavi i nostri cuori e di prevaricare i diritti e la dignità degli ultimi’. Passare dallo scarto alla bellezza è un percorso che ci arricchisce e ci rende fieri di contribuire. Ecco, abbiamo fatto la nostra pArte”.Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo https://www.dire.it

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