ROMA – Un’inchiesta esclusiva del quotidiano Today.it rivela oggi che Squadra Fiore, la rete clandestina sotto indagine da parte della Procura di Roma, ha spiato il presidente di EssilorLuxottica e di Delfin, Francesco Milleri, 66 anni, protagonista nelle ultime settimane, con Francesco Gaetano Caltagirone e Monte Paschi di Siena, della scalata a Mediobanca.
Secondo il servizio, firmato dal direttore editoriale per gli approfondimenti, Fabrizio Gatti, Squadra Fiore avrebbe fabbricato contratti e report falsi in modo da far risultare presunte attività di dossieraggio da parte di Milleri nei confronti di soci e manager di EssilorLuxottica, compresi Leonardo Maria Del Vecchio e altri membri della famiglia del fondatore della multinazionale.
Francesco Milleri a Today.it ha dichiarato che si tratta di documenti “evidentemente falsi e non verificati” e che “il gruppo EssilorLuxottica e il suo amministratore delegato hanno dato un mandato a un legale, al fine di tutelare sin d’ora la loro reputazione e perseguire ogni condotta diffamatoria”.
Dall’inchiesta di Today.it risultano i contatti tra Squadra Fiore ed Equalize, l’agenzia di investigazioni del presidente autosospeso di Fondazione Fiera di Milano, Enrico Pazzali, 64 anni, e dell’ex poliziotto Carmine Gallo, 66 anni. Lo scorso autunno Gallo, con il collaboratore Samuele Calamucci, 45 anni, sono stati arrestati nell’ambito di un’inchiesta dei carabinieri coordinata dalla Procura di Milano, per accesso abusivo alle informazioni contenute nelle banche dati dello Stato.
Secondo il servizio di Today.it, che aveva raccolto le testimonianze di Calamucci mesi prima del suo arresto, Squadra Fiore avrebbe avuto contatti anche con funzionari dell’Aisi, il servizio segreto interno, e con un militare esperto di informatica inquadrato nel Centro intelligence interforze del Reparto informazioni e sicurezza, struttura che risponde allo Stato maggiore della Difesa, ma assegnato all’Agenzia per la cybersicurezza nazionale.
Tra i contatti di Squadra Fiore ci sarebbe anche il fratello dell’autista di un famoso killer della camorra. La rete clandestina, secondo i documenti rivelati da Calamucci e acquisiti dalla Procura di Roma, sarebbe composta da dipendenti della Presidenza del Consiglio e delle forze dell’ordine. L’intento dell’organizzazione, secondo Today.it, sarebbe stato fermare l’ascesa del presidente e amministratore delegato di EssilorLuxottica tra i protagonisti della finanza italiana.
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