ROMA – “Credo che tutto il mio percorso artistico nasca soprattutto dalla curiosità e dall’attrazione nei confronti del diverso, del fragile, del dimenticato, dell’emarginato. Io stesso da bambino ho subito un grave lutto con la morte di mio padre, quando avevo solo 10 anni, e per tutta la mia vita ho cercato di trasformare questo dolore, di riempire questo vuoto di colori, di musica e di poesia”.
Così il cantautore Simone Cristicchi, intervenendo al talk ‘La prevenzione in dieci note’ organizzato presso ‘Casa Sanremo’ dal ministero della Salute in collaborazione con la Rai e la Direzione artistica del Festival di Sanremo. A prendere parte all’evento, condotto da Bianca Guaccero e Gabriele Corsi, anche il ministro della Salute, Orazio Schillaci, e il direttore generale della Rai, Roberto Sergio.
“Per me l’arte è stata terapia, è stata curativa- ha proseguito Cristicchi- quindi quello che sento istintivamente di fare è dare voce alle persone che non ce l’anno, a partire dai malati di mente con un progetto dedicato ai manicomi, con il brano ‘Ti regolerò una rosa’; poi insieme agli anziani ho fatto delle ricerche con delle testimonianze sulla seconda guerra mondiale, che ha generato tre spettacoli teatrali, tra cui il il musical ‘Magazzino 18’; in ultimo la canzone (portata quest’anno al Festival) ‘Quando sarai piccola’ si rivolge alle persone fragili e bisognose con un messaggio di cura, attenzione e amore”. Cristicchi ha infine concluso: “Mi sono sentito sempre molto responsabile per quello che dico nelle mie canzoni e spero di aver reso comunque un servizio in qualità di artista anche alla mia comunità”.
Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo https://www.dire.it