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Muore a 21 anni colpito da un pannello in ferro: la tragedia vicino a Chioggia. Cgil: “Stillicidio continuo”


BOLOGNA – Un operaio di 21 anni, Andrea Canzonieri, è morto in un incidente mortale sul lavoro oggi in un cantiere edile a Sottomarina di Chioggia, in provincia di Venezia. Il cantiere prevedeva la costruzione di un nuovo condominio in via Marco Polo. Il giovane era originario di Castegnero, in provincia di Vicenza. Da quanto si apprende, sarebbe stato colpito da un pannello di ferro del peso di due quintali. Il giovane sarebbe morto sul colpo. Aveva due sorelle: era cresciuto a Barbarano Mossano e viveva da circa cinque anni a Villaganzerla.

CGIL VENETO: “STILLICIDIO DI DECESSI, E LA REGIONE È IN RITARDO”

“Ancora un morto sul lavoro, giovanissimo, ancora una tragedia avvenuta con modalità simili a quelle di molte altre. Nella nostra regione si continua a morire sul lavoro, e l’infortunio mortale accaduto oggi a Sottomarina ricorda tanto quello che ha causato il decesso di Mattia Battistetti. Una morte su cui si è aperto un processo che ha visto ieri a Treviso la decima udienza. Di fronte a questo stillicidio continuo, è inaccettabile il ritardo della Regione Veneto nel recepire con la delibera di giunta il Piano strategico 2024-2026 per la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro, già concordato con le parti sociali, di cui siamo in attesa da dicembre”. E’ quanto afferma Silvana Fanelli, della segreteria regionale della Cgil del Veneto con delega alla salute.Aggiunge Laura Pastrello, segretaria della Fillea di Venezia: “In attesa di sapere quale sarà l’esito delle indagini su quanto accaduto nel cantiere a Chioggia, dobbiamo ritenere sempre la sicurezza sul lavoro un pilastro fondamentale e un investimento che non deve essere mai considerato una spesa accessoria, per poter permettere alle persone di lavorare e vivere”.

CISL: “DECESSI INACCETTABILI”

“L’episodio ci ha scossi e ci lascia addolorati”, affermano Dario De Rossi della segreteria della Cisl Venezia con delega alla Sicurezza, e il segretario della Filca di Venezia Andrea Grazioso, In merito all’incidente mortale sul lavoro avvenuto a Chioggia. “Siamo profondamente addolorati per la perdita di un giovane di appena 21 anni: non si può morire in questo modo. Alla famiglia, va il nostro cordoglio per quanto successo e siamo a lei vicina. Ormai non possiamo più parlare di una fatalità, anche se dobbiamo aspettare le indagini delle Forze dell’ordine per capire quanto successo”. Dalla Cisl si evidenzia che “è il secondo fatto grave avvenuto nel Veneziano nell’arco di pochi giorni, dopo quello a Noale: la formazione non è un lusso e neppure un costo da tagliare. I decessi sul lavoro non sono più accettabili e come organizzazione sindacale è da tempo che chiediamo più controlli. Serve investire in formazione e anche lavorare per prevenire queste tragedie”.Su formazione e prevenzione “siamo fortemente impegnati ogni giorno, attraverso la bilateralità, le numerose iniziative sindacali unitarie ma anche nel proporre miglioramenti normativi per ridurre i numerosi incidenti gravi e mortali sul lavoro, com’è stato con la patente a crediti in vigore dall’1 ottobre, che tra le tante cose dovrebbe qualificare il settore e le imprese in particolare modo nella sicurezza. Crediamo sia necessario intensificare i controlli, continuare a coinvolgere sempre più dipendenti e datori di lavoro in percorsi formativi mirati ed efficaci ma anche educativi, promuovendo la cultura della sicurezza che deve interessare tutta la società. Noi pensiamo, inoltre, che la sicurezza sia una priorità e non un costo”, afferma Grazioso.

CAPONE (UGL): “TRAGEDIA “INACCETTABILE”

“Indigna e addolora la morte di un giovane lavoratore di soli 21 anni, avvenuta in un cantiere edile a Sottomarina di Chioggia, in provincia di Venezia. Siamo di fronte a una tragedia inaccettabile che lascia sgomenti e impone una riflessione urgente. Esprimo la vicinanza e il cordoglio dell’UGL alla famiglia del lavoratore e auspico che le Forze dell’Ordine facciano piena luce sulla dinamica e sulle cause dell’incidente. Non possiamo più parlare di fatalità quando, giorno dopo giorno, assistiamo a una strage silenziosa. È inammissibile che si continui a morire sui luoghi di lavoro in circostanze che potrebbero e dovrebbero essere evitate. Ogni vita persa è un fallimento e ogni incidente è una ferita insanabile. La sicurezza sul lavoro non può essere un’opzione, deve essere una priorità assoluta in ogni settore, e in particolare in quello edile, dove i rischi sono più elevati. È ora di fermare questa continua scia di morti e feriti rafforzando i controlli, inasprendo le sanzioni per chi viola le norme sulla sicurezza e investendo sulla formazione e sulle misure di prevenzione”. Lo hanno dichiarato in una nota Paolo Capone, Segretario Generale dell’UGL, e Luciano Conforti, Segretario Regionale UGL Veneto, in merito alla morte di un lavoratore di 21 anni, colpito da un pannello in ferro, in un cantiere edile a Sottomarina di Chioggia, in provincia di Venezia.
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