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Miopia, le troppe ore davanti agli schermi non fanno che peggiorarla

Ogni ora che i bambini trascorrono davanti a uno schermo aumenta il rischio di miopia. Necessaria più attività all’aria aperta lontana dai dispositivi

La miopia è collegata alle troppe ore trascorse davanti agli schermi, per questo i giovani dovrebbero trascorrere più tempo all’aria aperta e lontani dai dispositivi digitali. A confermare questa tesi è uno studio coreano che mostra che ogni ora che i giovani trascorrono davanti agli schermi aumenta il rischio di diventare miopi.

La miopia un fenomeno dilagante

La miopia è una patologia oculare che impedisce di vedere chiaramente oggetti lontani. Solitamente viene corretta con occhiali o lenti a contatto. Questa patologia è causata da un bulbo oculare eccessivamente allungato ed è un problema in crescita: secondo una ricerca circa 740 milioni di bambini saranno colpiti da miopia entro il 2050. Inoltre i bambini e gli adolescenti che vivono nelle aree urbane potrebbero essere maggiormente colpiti.

I fattori che influiscono sulla patologia

Il fattore principale che influisce sulla miopia è la genetica, ma gli studiosi sottolineano la presenza di fattori esterni, come il non trascorrere abbastanza tempo all’aria aperta e il concentrarsi su oggetti vicini per periodi prolungati, il che potrebbe spiegare perché il tempo trascorso davanti a uno schermo è stato associato a un rischio maggiore e a una maggiore gravità della miopia.

Lo studio coreano

Alcuni ricercatori coreani affermano di aver fatto luce sul legame tra la miopia e l’esposizione prolungata agli schermi, attraverso una revisione di 45 studi già pubblicati, che hanno coinvolto 335.524 individui. Il risultato emerso è che un incremento giornaliero di 1 ora del tempo trascorso davanti allo schermo digitale (smartphone, televisione, tablet e console di gioco) è stato associato a probabilità di miopia maggiori del 21%. Per coloro che soffrivano già di questa condizione, un’ora in più di tempo al giorno trascorso davanti a uno schermo è associata a una probabilità maggiore del 54% di diventare ancora più miopi.

L’impatto nel Regno Uniti

Considerando una prevalenza della miopia di circa il 15% nei bambini di età compresa tra 12 e 13 anni nel Regno Unito, la ricerca coreana suggerisce che il rischio di miopia per un bambino sale al 18% se usa uno schermo per un’ora e al 27% dopo quattro ore di utilizzo.

Consigli per i genitori

Il Professor Chris Hammond, consulente oftalmologo pediatrico presso il Guy’s and St Thomas’ NHS Foundation Trust, ha fornito dei consigli utili per i genitori, per impedire che i loro figli sviluppino questa condizione di miopia. La raccomandazione è di trascorrere 14 ore a settimana all’aperto, sia per sport che per svago. Evitare poi l’uso degli schermi per i bambini sotto i due anni, limitandosi a un’ora al giorno fino all’età di cinque anni, e poi a due ore al giorno fino all’età di 12 anni.

Pause e controlli regolari agli occhi 

Quando si usano gli schermi e si legge, i bambini dovrebbero essere incoraggiati a fare delle pause ogni 20 minuti. Infine se c’è una storia familiare di miopia, gli occhi dei bambini devono essere controllati regolarmente, circa una volta all’anno.

Miopia e scuola

Durante un convegno al Senato sul tema della miopia si parlato anche del ruolo della scuola. Secondo Paola Frassinetti, sottosegretario al Ministero dell’Istruzione e del Merito, “La scuola deve interagire con questi screening che sono stati fatti e che sono importanti e informare i genitori di questo pericolo in modo che il monitoraggio sia sempre presente”. Frassinetti ha ribadito anche gli interventi del Ministero per limitare l’utilizzo del cellulare a scuola, grazie alla circolare del Ministro Valditara che ne vieta l’utilizzo fino alla terza media, anche per scopi didattici: “Già questo è un bel risultato, ben venga l’uso di tablet per motivi didattici, ma l’eccessivo uso privato degli studenti e delle scuole va sicuramente ridotto”.

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