ROMA – Altro che pulcini ballerini… oltre 30 milioni di esemplari maschi vengono triturati e uccisi brutalmente appena nati ogni anno, nel “normale ciclo” dell’industria delle uova in Italia. Contro questo scempio e crudeltà si batte l’organizzazione internazionale “Animal Equality” che chiede al governo di rendere effettivo il “divieto” già esistente per legge nel 2022. In particolare, gli animalisti hanno lanciato un forte appello ieri sera ai ministri dell’Agricoltura, della Salute e del Made in Italy- Francesco Lollobrigida, Orazio Schillaci e Adolfo Urso- proiettandolo sulla facciata del Colosseo.
“LA LEGGE APPROVATA NEL 2022, MA ANCORA MILIONI DI PULCINI VENGONO TRITURATI”
Sul monumento sono stati impressi i loro volti e il messaggio “Agite ora. Stop alla strage dei pulcini maschi”. Infatti, come spiega l’associazione “loro hanno il potere di emanare i provvedimenti mancanti per far sì che la legge entri in vigore. Loro possono cambiare il corso degli eventi. Loro possono far sì che la vittoria ottenuta nel 2022 diventi un vero punto di svolta per la vita di milioni di animali”. A sostegno di questo appello, l’organizzazione fa sapere di poter contare sul sostegno della giornalista Giulia Innocenzi e della cantautrice Giorgia. “Nonostante la legge approvata nel 2022 stabilisca il divieto di questa pratica – l’uccisione di massa di pulcini maschi attraverso la triturazione- entro la fine del 2026, a causa dei ritardi nell’attuazione della legge, milioni di animali appena nati rischiano di continuare a essere abbattuti attraverso pratiche dolorose”.
“La scadenza per l’emanazione dei provvedimenti rimasti in sospeso era fissata per il 7 aprile 2024- prosegue la nota – Da allora si sono susseguite diverse interrogazioni con cui alcuni parlamentari hanno chiesto al governo come intende attuare il divieto previsto dalla legge, con particolare riferimento alle questioni legate all’etichettatura delle uova, alla ricollocazione dei pulcini, alle tecnologie di ovo sessaggio e all’adattamento degli incubatoi richiesti dalla norma”.
“SOSTENERE CON FONDI LE AZIENDE PER LA TRANSIZIONE”
Tra i provvedimenti mancanti necessari a garantire che il divieto di abbattimento sia efficace, il decreto attuativo della legge prevede tra l’altro quello relativo all’implementazione e alla promozione delle tecnologie di ovo sessaggio all’interno dell’industria delle uova. “Queste tecnologie- spiegano gli animalisti- sono in grado di rilevare il sesso dell’embrione e di evitare l’uccisione mediante triturazione dei pulcini una volta nati”. Nonostante quindi le necessità previste dalla legge, “attualmente- conclude Animal Equality- non risultano tuttavia fondi stanziati per sostenere la transizione verso l’ovo sessaggio da parte delle aziende”.
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