ROMA – “Il mese di marzo si apre sotto il segno di un nuovo peggioramento. L’interazione tra masse d’aria umida, pilotate da un vortice ciclonico sulla Spagna e venti più freddi in discesa dal Nord Europa, manterrà condizioni di tempo molto instabile e anche maggiormente freddo rispetto agli ultimi giorni”. A dirlo i meteorologi de Ilmeteo.it che sottolineano come “gran parte del weekend sarà contrassegnato da un contesto meteo molto instabile con piogge e nevicate che potranno interessare numerose regioni italiane”.
LA ROTTURA DEL VORTICE POLARE
Nei giorni scorsi gli esperti hanno spiegato che “gli ultimi aggiornamenti confermano un radicale cambio di circolazione a livello emisferico grazie alla rottura definitiva del vortice polare causata da un poderoso stratwarming. Con questo termine, in meteorologia, si fa riferimento ad un anomalo e intenso riscaldamento della stratosfera terrestre (porzione dell’atmosfera compresa tra i 15 e 50 km sopra la superficie), proprio sopra il Circolo Polare artico, nell’ordine anche di 50/60°C nel giro di pochissimi giorni. Tale riscaldamento, una volta attivatosi, tende gradualmente a espandersi in direzione dell’alta troposfera, con ripercussioni sul vortice polare nell’arco di circa 2/4 settimane: il settore troposferico immediatamente inferiore, infatti, viene costretto a deformarsi (in termine tecnico si parla di “dislocazione del vortice polare”) o a rompersi, suddividendosi in 2/3 minimi depressionari distinti (“split del vortice polare”), i quali poi viaggiano, almeno in parte, in direzione delle medie latitudini, provocando ondate di maltempo (e freddo tardivo con gelo e neve) fin sul cuore dell’Europa e anche sull’Italia”.
In sintesi, dicono da Ilmeteo.it, “il mese di marzo potrebbe partire con il ritorno in grande stile delle precipitazioni, dopo un periodo mite in cui il freddo, quello vero, è mancato praticamente su tutta l’Italia. Episodi piovosi e nevosi proseguiranno almeno fino all’8 marzo”. Successivamente, “tuttavia, potrebbe verosimilmente esserci spazio per un clima via via più caldo, probabilmente grazie anche ad una maggiore ingerenza dell’anticiclone”.
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