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Centro plus a Valle Faul, al via l’iter per l’affidamento

Avviato l’iter amministrativo per l’affidamento in locazione del centro Plus a Valle Faul. Su un piano unico sorgerà un bar che sarà, al tempo stesso, centro culturale e aggregatore di eventi. La finalità, così come per il centro giovanile inaugurato in queste ore in via della Volta Buia, è quello di rivitalizzare il centro storico mediante punti di ritrovo che permettano lo sviluppo di attività socio-culturali. Il locale è stato ristrutturato da poco con i fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza ed è composto, internamente, da una copertura in vetro e cemento armato, ha dentro una sala molto grande dotata di servizi funzionali e i bagni pubblici esterni. Nella struttura esterna, invece, un’area di 1.764 metri quadrati che sarà adibita a giardino e spazi per le attività e i servizi connessi con le finalità socio-culturali-ricreative del centro. Il canone di affitto è stato fissato a 9.620,4 euro e, chi sarà interessato alla gestione, dovrà pagare di tasca propria le bollette, la manutenzione ordinaria di tutta la struttura, le assicurazioni obbligatorie e il cancello di chiusura da realizzare. «Finalmente viene compiuta un’opera – dice l’assessore alla qualità degli spazi urbani Emanuele Aronne – che era iniziata tanto tempo fa e che era rimasta abbandonata. Con i fondi Pnrr l’opera è stata finita ma, soprattutto, cosa che fa la differenza è che è pronto il bando per l’assegnazione di questo immobile». Non nasconde la sua soddisfazione l’assessore Aronne per questo risultato. «Per la prima volta – continua – questo immobile arriverà a vivere, la destinazione sarà quella di bar ma che deve avere uno scopo volto al sociale con iniziative di questa tipologia. È un modo di restituire alla città qualcosa che fino a ieri era abbandonato, si stava deteriorando ed era anche un luogo pericoloso con persone che ci si nascondevano». Per l’assessore alla qualità degli spazi urbani il prossimo uso di questa struttura «è un ulteriore tassello nella riqualificazione del centro storico di Viterbo». Il progetto di riqualificazione rientra nella parte del Pnrr dedicata al Programma Innovativo nazionale per la Qualità dell’Abitare (Pinqua) e ha ad oggetto il “Completamento e riqualificazione ex centro ricreativo a scopo sociale e commerciale nella Valle di Faul”. L’Ufficio speciale Periferie ha approvato il relativo impegno di spesa con la deliberazione n. 640 del 14/12/2021. La progettazione esecutiva è stata affidata all’architetto Simona Manzotti. Il primo progetto di riqualificazione dell’ex centro ricreativo di valle Faul “fu realizzato nell’ambito del programma Por Fesr Lazio 2007-2013 inserito all’interno del Piano Locale Urbano di Sviluppo – Plus – Viterbo Futuro al Centro, ma mai utilizzato”, si legge nella relazione generale tecnico-specialistica. L’area interessata si trova tra un alto muraglione che segna il confine con la chiesa di San Giovanni Decollato, il parcheggio di valle Faul e via San Giovanni Decollato. Il lavoro per il recupero della struttura è stato ingente. “L’edificio da recuperare – si legge infatti nella planimetria – è costituito da un piccolo immobile realizzato in vetro strutturale e cemento armato con copertura a tetto giardino (fatta eccezione per una piccola area vetrata) di superficie complessiva 150 mq posto a ridosso del muraglione di confine con il parcheggio scoperto della Valle di Faul”. Dal punto di vista strutturale è “caratterizzato planimetricamente da una forma geometrica piuttosto regolare”, mentre per la disposizione interna “il fabbricato presenta una distribuzione interna minima costituita da un locale principale di circa 92 mq calpestabili da destinare alla ristorazione costituito da un volume vetrato con altezza pari a 3,25 m, dal quale si accede a un volume opaco in cui sono dislocati i locali di servizio: un antibagno e un bagno per i diversamente abili, un disimpegno, un bagno privato e un locale di deposito dal quale si accede alla centrale termica posta nell’intercapedine collegata all’esterno direttamente tramite una porta metallica posta sul prospetto est dell’edificio”. “In adiacenza al bagno privato – inoltre – ci sono inoltre due locali destinati a bagni pubblici non comunicanti con i locali interni dell’edificio ed accessibili solo dal giardino esterno”. Ora si è arrivati all’assegnazione in gestione del locale, la cui concessione avrà una durata di sei anni, rinnovabile per altri sei.

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