Il testo, però, sembra scontentare tutti, dalle imprese alle associazioni dei consumatori. Il ministro Pichetto: “Il 2025 sarà ancora molto duro, a meno di un calo del prezzo del gas”.
Il Decreto legge bollette, contenente misure urgenti per contenere i costi dell’energia a carico di famiglie e imprese, sarà esaminato dalla X Commissione Attività produttive della Camera a partire da giovedì 6 marzo. Approvato la scorsa settimana dal Consiglio dei ministri, il Dl bollette è stato trasmesso alla Camera dei deputati per avviare l’iter di conversione in legge.
La prossima settimana sono previste delle audizioni, con il presidente della Commissione Attività produttive, Alberto Gusmeroli (Lega), che ha spiegato che entro le 14 di mercoledì 5 marzo i gruppi parlamentari dovranno indicare i rappresentanti economici e istituzionali del settore da convocare.
Dl bollette, cosa prevede
Il Dl bollette, che prevede uno stanziamento complessivo di circa tre miliardi, introduce un contributo straordinario di 200 euro (una tantum) sulle forniture di energia elettrica delle famiglie con ISEE fino a 25 mila euro. Il contributo potrà essere sommato anche al bonus sociale riservato alle famiglie maggiormente in difficoltà, per un totale massimo di circa 500 euro. Il contributo straordinario di 200 euro sarà corrisposto nel secondo trimestre 2025 a chi ha già presentato l’ISEE e nel primo trimestre utile in caso di presentazioni successive.
Per concentrare il più possibile le risorse nel breve periodo, la durata degli interventi è stata ridotta a tre mesi, anche considerando il possibile calo del prezzo del gas in estate.
I gestori dovranno consentire agli utenti la confrontabilità delle offerte al dettaglio di elettricità e gas sul mercato libero (pensa sanzioni amministrative fino a 155 milioni di euro), mentre per i vulnerabili l’obbligo di passare al mercato libero viene prorogato di due anni.
Le reazioni
Le prime critiche al testo del Dl bollette erano arrivate, a stretto giro, dalla Cgil, che aveva commentato così: “Un decreto senza coraggio e senza visione, che non affronta alla radice il tema del caro energia, cioè gli oneri di sistema e i costi energetici. Si dovevano modificare le modalità di acquisto del gas a tutela dei vulnerabili e disaccoppiare il costo dell’energia da quello del gas, invece si è scelta l’ennesima strada del bonus, oltretutto a tempo, che non risolve il problema“.
Confindustria, invece, accoglie solo parzialmente con favore il Dl bollette. “Bene l’equilibrio tra famiglie e imprese, così come la compensazione dei costi indiretti Ets e la riduzione degli oneri di sistema, anche se a tempo. Bisogna risolvere però i problemi di sistema” – ha spiegato il presidente, Emanuele Orsini – “A Bruxelles va risolto il nodo delle speculazioni sul prezzo del gas al TTF e introdurre misure strutturali in Italia, incidendo su tutti i costi ingiustificati. Ci sono settori importanti per la manifattura e l’export che vengono lasciati indietro, ci proponiamo di contribuire al miglioramento del testo durante il dibattito parlamentare“.
Molto critica, anche alla luce del rialzo del prezzo del gas deciso da Arera, è invece l’Unione Nazionale Consumatori. “Il Dl interverrà solo quando i termosifoni saranno spenti e le bollette ridimensionate. Da settembre a oggi i vulnerabili, che comunque pagano un prezzo inferiore rispetto al mercato libero, hanno subito un rincaro del 14,2%“, il commento del vicepresidente dell’UNC, Marco Vignola.
Negativo anche il giudizio di Conflavoro. “Il Dl bollette è sicuramente un passo avanti per più di un milione di piccole e medie imprese, che risparmieranno il 17,4% dei 3,5 miliardi di oneri di sistema totali in relazione ai 15-20 miliardi di costi energetici. Ma 3,2 milioni di micro e pmi, cioè il 73% delle attività, resteranno senza sostegno” – ha spiegato il presidente, Roberto Capobianco – “Ribadiamo la necessità di disaccoppiare il costo di gas ed elettricità, confidando che il governo ascolti le nostre esigenze con un Dl bollette bis, come del resto ha già fatto con la prima Manovra, quando concentrò due terzi dei fondi contro il caro energia. Occorre estendere le agevolazioni a tutte le imprese“.
Pichetto: “Il 2025 sarà ancora molto duro”
Già dopo l’approvazione del Dl bollette in Consiglio dei ministri, diversi esponenti di maggioranza avevano lodato l’impegno del governo nel consentire una “boccata di ossigeno per famiglie e imprese“. Più realistico è apparso invece l’intervento odierno di Gilberto Pichetto all’evento ‘Il peso dell’Energia’, organizzato da Il Giornale.
“Oggi consumiamo molta energia e in futuro la domanda aumenterà di circa il doppio. È fondamentale quindi incentivare il mix energetico, anche con fonti come il nucleare che richiede un quadro giuridico completo” – ha spiegato il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica – “Per quanto riguarda le bollette, il 2025 sarà ancora molto duro, a meno che non diminuisca il prezzo del gas, che è legato a equilibri politici. Mi auguro che si arrivi il prima possibile alla pace e che si trovi un punto di non belligeranza“.
L’articolo Dl bollette, giovedì via all’esame in Commissione Attività produttive alla Camera proviene da Notizie da TeleAmbiente TV News.
