COOPERAZIONE. PAPA: È MIOPE MINARE GLI ORGANISMI INTERNAZIONALI
“Dobbiamo purtroppo constatare una progressiva irrilevanza degli organismi internazionali, che vengono minati anche da atteggiamenti miopi, preoccupati di tutelare interessi particolari e nazionali”: a denunciarlo, in un messaggio diffuso dal Policlinico Gemelli, a Roma, dove resta ricoverato, è stato papa Francesco. Il messaggio è stato preparato in occasione di un incontro alla Pontificia accademia per la vita. Francesco ha rivolto un appello a fronte di nuovi nazionalismi e chiusure: “Davanti a una crisi complessa e planetaria”, ha sottolineato, “siamo sollecitati a valorizzare gli strumenti che abbiano una portata globale”.
CINEMA. OSCAR AL DOCUMENTARIO ISRAELO-PALESTINESE ‘NO OTHER LAND’
Il premio Oscar per il miglior documentario è stato assegnato a ‘No Other Land’, opera di un collettivo israeliano-palestinese non ancora distribuita negli Stati Uniti, il mercato più importante al mondo per l’audiovisivo. Le difficoltà di trovare un distributore sono legate alla storia che ‘No Other Land’ racconta: quella dei palestinesi di Masafer Yatta, un’area della Cisgiordania a sud della città di Hebron, dove dal 7 ottobre 2023 si sono ulteriormente intensificate le violenze a danno delle comunità da parte di militari e coloni israeliani.
NUCLEARE. NEW YORK, UNA SETTIMANA PER METTERE AL BANDO LE ARMI
In corso alla Riverside Church, a New York, una settimana di sensibilizzazione contro il rischio rappresentato dalle armi nucleari. L’iniziativa, denominata Nuclear Ban Week, si svolge in parallelo con la Conferenza degli Stati parte del Trattato per la proibizione delle armi nucleari. Melissa Parke, direttrice dell’International Campaign to Abolish Nuclear Weapons, un’organizzazione vincitrice del Nobel per la pace, ha paragonato le sofferenze subite dai sopravvissuti alle esplosioni atomiche di Hiroshima e Nagasaki del 1945 a quelle patite dai bambini palestinesi nel mirino dei bombardamenti di Israele nella Striscia di Gaza.
CULTURA. UN CORSO ALLA WOLOF ACADEMIE PER CAPIRE IL SENEGAL
Venti ore di lezioni di lingua in video-conferenza distribuite su quattro mesi per i principianti e 15 ore su due mesi per chi ha un livello più avanzato: è la proposta della Wolof Académie, piattaforma online nata da un’idea di Amy Cissé, franco-senegalese di 33 anni. Il wolof è una delle lingue di riferimento in Africa occidentale. A frequentare i corsi della Acadèmie sono spesso francesi interessati al Senegal. O “repats”, esponenti delle comunità della diaspora in Francia desiderosi di tornare nel Paese dei genitori, dei nonni o degli zii, o anche imprenditori interessati a nuove opportunità di affari. Affari che sono in aumento, con il ritorno della Francia al primo posto davanti alla Cina nell’export verso Dakar.
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