ROMA – Gli Stati Uniti potrebbero annunciare entro il mese prossimo la revoca della residenza legale temporanea a 240mila cittadini ucraini fuggiti dal conflitto in corso nel loro Paese con la Russia. Lo riportano i media locali citando varie fonti informate sul tema.
Stando alle stesse fonti, questa decisione potrebbe esporre i rifugiati a immediata deportazione. La decisione appare in linea con la politica del presidente Donald Trump di ridurre il permesso di soggiorno temporaneo a centinaia di migliaia di migranti e rifugiati, incoraggiando al tempo stesso rimpatri forzati di massa verso i Paesi d’origine.
Se attuata, la decisione di includere gli ucraini confermerà anche l’inversione di marcia rispetto alla linea del presidente Joe Biden, che aveva favorito l’accoglienza dei profughi ucraini così come l’invio di consistenti aiuti militari a Kiev. Anche quest’ultimo aspetto è stato rimesso in discussione da Trump ma, secondo le stesse fonti, gli scontri degli ultimi giorni tra l’inquilino della Casa Bianca e il presidente ucraino Zelensky non avrebbero a che fare con la decisione di annullare la residenza legale ai cittadini ucraini. Sarebbe stata infatti assunta in precedenza.
La stampa statunitense fa sapere che, sollecitate sull’argomento, né la Casa Bianca né l’ambasciata ucraina hanno replicato.
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