NAPOLI – “A me spiace che (i cittadini, ndr) si siano risentiti, ma è di tutta evidenza che i terremoti non fanno morti: i morti vengono fatti dalle case mal costruite. Ed è indubbio che, con un terremoto di magnitudo 5, che è il massimo terremoto atteso per i Campi Flegrei come entità, ma è molto poco probabile che accada, un costruito che tutto sommato non è esageratamente sicuro può danneggiarsi”. Lo ha chiarito il capo della Protezione civile Fabio Ciciliano che partecipa a una seduta monotematica del Consiglio comunale di Napoli dedicata al fenomeno del bradisismo nei Campi Flegrei.
Ciciliano ha risposto così ai cronisti che gli chiedevano un commento sullo striscione “Non vogliamo contare i morti!”, affisso all’esterno del Maschio Angioino, dove si riunisce il Consiglio, in replica alle parole pronunciate alcune settimane fa dallo stesso Ciciliano.
“La fragilità del nostro costruito – ha detto il capo della Protezione civile – non riguarda solo l’area dei Campi Flegrei. Il terremoto di Casamicciola di 8 anni fa ha fatto diversi morti, con una intensità 33 volte inferiore”. Ciciliano ha ricordato che “lo studio di vulnerabilità che è stato fatto è stato messo a disposizione dei cittadini, in maniera tale che possano scegliere di far partecipare i tecnici ai sopralluoghi, così da potersi muovere in una direzione di irrobustimento del costruito. È importante dire che una cosa è l’agibilità che si fa sulle case danneggiate, altra cosa è lo studio di vulnerabilità sulle case intere”.
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