Al Sina Brufani di Perugia con la seconda edizione del Forchettiere Awards sono state premiate le eccellenze umbre del settore food. Otto le categorie in concorso più tre premi speciali. Tra i ristoranti successo per Aldivino e la Favorita. Premi anche per Faliero (street food), Filo d’Olio (pizzeria), Dulcinea (gelateria), Bar Molino Centumbrie (pasticceria) e Collins’ bar (cocktail bar). Il personaggio dell’anno è il viticoltore Marco Caprai.
A Perugia è andata in scena la premiazione della seconda edizione del Forchettiere Awards Umbria.
Il premio, organizzato dalla redazione della testata d’informazione gastronomica ‘Il Forchettiere’, patrocinato da Regione Umbria, Confcommercio e Confesercenti, è dedicato alle eccellenze del settore del food nella regione.
Otto vincitori per altrettante categorie più tre premi speciali: al Personaggio dell’anno, all’Ambasciatore dell’Umbria e al piatto dell’anno.
La cerimonia ha così incoronato i migliori ‘luoghi del cibo’ della regione.
I dettagli relativi al premio sono stati illustrati dal direttore del Forchettiere e organizzatore degli Awards, Marco Gemelli
“Nasce dall’esigenza – ha riferito Marco Gemelli – espressa dagli stessi ristoratori o esercenti umbri di avere un premio che venisse a dare un riconoscimento alle realtà d’eccellenza”.
“Da quest’anno poi – ha detto Gemelli – abbiamo introdotto il People’s Choice, quindi il premio per la struttura che ha raggiunto il maggior numero di voti popolari, che da soli non bastano, perché servono anche quella della giuria tecnica. Volevamo però dare un segnale anche per premiare quelle strutture, che in questo mese di votazione hanno spinto di più sui social oppure sui propri canali per coinvolgere i loro clienti”.
“Andiamo a premiare – ha ricordato Marco Gemelli – il miglior cocktail bar dell’Umbria e la nuova apertura relativa all’anno 2024. E poi tutte le altre categorie che restano invariate, quindi premiamo i ristoranti, il migliore fine dining, lo street food, le gelaterie, i bar e le pizzerie”.
Al termine di un mese di votazioni che ha visto esprimere oltre 40mila preferenze online e un panel tecnico di 20 addetti ai lavori, a vincere è stato Aldivino nella categoria ‘Miglior ristorante fine dining’ così come La Favorita (‘Miglior ristorante’) e Faliero tra i locali di street food.
Successo anche per la pizzeria Filo d’olio, la gelateria Dulcinea e la pasticceria Bar Molino Centumbrie, oltre al Vizietto (Nuova apertura 2024) e Collins’ bar (Cocktail bar).
I tre premi speciali assegnati dalla redazione sono invece andati, alla instagrammer Nonna Iside (‘Ambasciatrice dell’Umbria’), a Pasta e cipolla di Andrea Impero, chef di Elementi Borgobrufa (Piatto dell’anno) e al viticoltore, padre del Sagrantino, Marco Caprai (‘Personaggio dell’anno’).
“Il Sagrantino – ha sottolineato Marco Caprai – era un campione che andava scoperto. Come tutti i campioni hanno bisogno di persone che gli vogliono bene, che gli danno affetto, che gli permettono di crescere, che curano il suo sviluppo, che cercano di migliorarlo anno dopo anno e poi di vederlo sulle grandi ribalte, che sono quelle che i campioni meritano”.
Il punto sulla difesa del vino
“Il vino – ha spiegato Marco Caprai – si difende con la cultura. Noi dobbiamo ricordarci che il primo miracolo di Gesù Cristo, che sono ‘le nozze di Cana’, è il miracolo di trasformare l’acqua in vino, perché ce ne sia a sufficienza”.
“È anche questo un concetto di moderazione – ha precisato Caprai – che non ce ne sia troppo, come ha detto anche Papa Francesco, ma che ce ne sia, perché è un elemento che accompagna la tavola”.
“Il vino – ha concluso Marco Caprai– è un elemento distintivo della popolazione europea e della nostra storia, della nostra tradizione”.
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