ROMA – Italia coraggiosa ma quanti errori.
Si chiude con un’altra sconfitta il Sei Nazioni 2025 di rugby per gli azzurri, battuti 22-17 all’Olimpico di Roma dopo aver chiuso il primo tempo sotto di 2 (12-10).
Pagati così, duramente, gli infortuni del primo tempo e ben due cartellini gialli (un terzo è arrivato praticamente a fine partita) che hanno costretto l’Italia a giocare per diversi minuti ì in 14.
È il quarto ko per gli uomini di Quesada in questo torneo, che hanno battuto solo il Galles ma avrebbero meritato almeno di conquistare un’altra vittoria. In un Olimpico gremito, 68.981 gli spettatori presenti, gli azzurri hanno messo paura agli irlandesi, soprattutto nel secondo tempo, attualmente secondi al mondo e in corsa per la vittoria di questo Sei Nazioni.
EDIZIONE DEI RECORD
Si chiude così l’edizione più partecipata in casa Italia, con duecentomila biglietti staccati per le sfide degli uomini di Quesada a Galles, Francia e, appunto, Irlanda con ricavi per oltre sette milioni e mezzo di euro: obiettivi mai raggiunti prima dal torneo a Roma che si è diviso dall’inizio ad oggi tra il piccolo Flaminio e lo stadio Olimpico.
LA PARTITA
In un Olimpico sold out, quindi, una grande Italia gioca alla pari con l’Irlanda e va vicina all’impresa, dopo aver giocato 30 minuti in inferiorità e dopo essere stata costretta a 4 cambi per infortunio nei primi 43 minuti. Un peccato i cartellini che hanno condizionato la sfida e fin dal primo, quello a capitan Lamaro che disturba Gibson Park toccandogli il pallone appena fuori dal raggruppamento. Azzurri in vantaggio con una splendida meta di Monty Ioane e raggiunti da Keenan. Allan allunga di nuovo dalla piazzola ma nel finale di primo tempo Sheehan trova la meta che vale il primo vantaggio dell’Irlanda con gli azzurri in 14. La ripresa è di grande sofferenza per gli Azzurri, in inferiorità per un giallo a Lamaro e poi per un rosso (da 20 minuti) a Vintcent, che sul calcio di ripresa del gioco colpisce direttamente sulla testa Keenan in ricezione subendo un altro giallo con controllo del bunker, ma la squadra di Quesada risponde alle altre due mete di Sheehan (player of the match) con una strepitosa giocata di Capuozzo che ispira la meta di Varney. Il finale è un assalto, con Marin e Capuozzo protagonisti, ma l’Italia non trova i punti che sarebbero valsi l’impresa e che avrebbe meritato avendo messo pressione agli avversari andando ben oltre la fatica di aver aver giocato in 14. Handicap troppo grande, però, così finisce 22-17 per l’Irlanda, poco conta il giallo a Nicotera per una pulizia irregolare su O’Mahony, che porta a casa 5 punti. Un punto di bonus invece per gli Azzurri.
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