RIMINI – “Io il dubbio che fosse stato lui l’ho sempre avuto”: è una delle frasi riportate nelle 300 pagine di verbale dell’interrogatorio di Manuela Bianchi che puntano il dito contro Louis Dassilva. ll 35 enne, ex amante della Bianchi, è l’unico indagato per la morte di Pierina Paganelli, nuora della donna, uccisa a Rimini nell’ottobre 2023 con 29 coltellate.Proprio quelle 300 pagine sono al centro dell’interrogatorio di Dassilva, in corso oggi, lunedì 17 marzo, al carcere di Rimini, al termine del quale il gip Vinicio Cantarini dovrà dare una risposta alla richiesta avanzata dai suoi legali per la sua scarcerazione dopo che, venerdì scorso, si è tenuta l’udienza sulle risultanze delle prove scientifiche. In particolare, quella sul Dna e sulla Cam 3, la videocamera della vicina farmacia, scagionerebbero l’indagato, secondo i legali dell’uomo.
IN GIOCO LA SCARCERAZIONE
In direzione contraria vanno invece le ultime dichiarazioni di Manuela Bianchi che lo scorso 4 marzo è entrata nel registro degli indagati per favoreggiamento nell’omicidio della nuora e che, per tutta risposta, ha “scaricato” Louis Dassilva, che fino a quel momento aveva sempre difeso, rivelando invece che, nel momento del ritrovamento del corpo di Pierina nei garage del condominio, lui fosse già lì. Cosi il 35 enne senegalese oggi, davanti ai giudici, è impegnato a “smontare” l’ultima versione della sua ex amante ed essere credibile rispetto l’accusa di trovarsi sul luogo del delitto al momento del ritrovamento del cadavere della nuora. In ballo c’è l’uscita dal carcere dopo 8 mesi di reclusione.
VALERIA CHIAMATA DAL GIUDICE PER STALKING E PER “LA SCIOLGO IN UN FUSTO DI ACIDO…”
Nuovi guai all’orizzonte ci sono anche per la moglie di Dassilva, Valeria Bartolucci. La Procura infatti ha chiesto comparizione davanti al giudice con l’accusa di stalking, dopo la chiusura delle indagini che la vedevano protagonista di due diverse aggressioni nei confronti di Manuela Bianchi, ex amante di suo marito e oggi la sua principale accusatrice. “Io non ci metto niente a scioglierla in un fusto pieno di acido… Ci vuole poco a comprare un’arma a San Marino…”, o ancora “La vorrei uccidere con un coltello, senza farla morire subito… vedendola soffrire come la povera Pierina”: sono solo alcune delle minacce registrate anche dalle telecamere dei cronisti negli scontri avuti negli spazi esterni del residence di via del Ciclamino, dove risiedono le rispettive famiglie. Minacce che lo scorso 2 luglio erano state seguite anche da una vera a propria aggressione fisica, con tanto di “tirata di capelli” alla vicina di casa. L’indagine contro Valeria, assistita dall’avvocato Chiara Rinaldi, è terminata pochi mesi fa. Il sostituto procuratore ha avanzato la richiesta per il decreto di citazione diretta.
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