ROMA – Gli Stati Uniti hanno deciso di ritirarsi dall’International Center for the Prosecution of the Crime of Aggression against Ukraine (ICPA), il gruppo multinazionale istituito per indagare sui leader responsabili dell’invasione russa, incluso il presidente Vladimir Putin. La decisione, comunicata lunedì ai membri dell’organizzazione dal Dipartimento di Giustizia, segna un netto cambio di rotta rispetto all’impegno assunto dall’amministrazione Biden nel 2023.
L’ICPA è stato creato con l’obiettivo di perseguire la leadership russa, oltre ai suoi alleati in Bielorussia, Corea del Nord e Iran, per il crimine di aggressione, una violazione della sovranità di un altro Stato non giustificata dalla legittima difesa.In una lettera interna, Michael Schmid, presidente di Eurojust, l’agenzia dell’Unione Europea per la cooperazione giudiziaria penale, ha confermato che le autorità statunitensi termineranno il loro coinvolgimento nel gruppo entro la fine di marzo. Tuttavia, ha ribadito che l’ICPA rimane “pienamente impegnato” a garantire che i responsabili dei crimini internazionali in Ucraina siano perseguiti.Gli Stati Uniti erano finora l’unico Paese non europeo ad aver inviato un procuratore capo all’Aia per collaborare con investigatori di Ucraina, Polonia, Romania, Stati baltici e Corte penale internazionale. Il loro ritiro potrebbe indebolire l’iniziativa e solleva dubbi sulla futura cooperazione transatlantica in materia di giustizia internazionale.
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