La Sicet Umbria ha fatto il punto sulla situazione delle case in Umbria: la fase è molto critica ed è in peggioramento. “Noi – ha affermato il segretario regionale Sicet Umbria, Gino Bernardini – abbiamo sempre più persone che hanno bisogno di alloggi e abbiamo sempre meno alloggi a disposizione. A Terni ci sono 85 alloggi, per circa 600 domande, la situazione è chiara”.

A Terni, presso la sede della Cisl, si è svolto il settimo congresso regionale del Sicet Umbria (Sindacato Inquilini Casa e Territorio)

Nel corso dell’iniziativa a cui sono intervenuti tra gli altri anche il segretario generale Cisl Umbria Angelo Manzotti, il coordinatore area sindacale territoriale Cisl Terni Riccardo Marcelli, l’assessore comunale all’edilizia residenziale pubblica Giovanni Maggi ed alcuni esponenti politici, è stato fatto il punto sulla situazione case in Umbria.

In Umbria un’abitazione su quattro non è occupata, ma ci sono differenze in base ai comuni.

Il record spetta alla piccola Poggiodomo con l’86 % seguita da Preci col 76 e da Monteleone di Spoleto con il 75 per cento. Fra il 50 e il 65 % ci sono tanti piccoli Comuni.

Per abitazioni non occupate Istat intende anche quelle vissute, magari per brevi periodo dell’anno, da non residenti; il classico esempio delle seconde case che spiega certe percentuali molto alte in diverse zone della regione.

Ai microfoni di Teleambiente è intervenuto il riconfermato segretario regionale Sicet Umbria, Gino Bernardini

“Nel 2017 – ha detto Gino Bernardini – ho iniziato a fare il segretario regionale del Sicet. Io credevo che quella della politica abitativa fosse una materia difficile, ma sinceramente da sette anni a questa parte ha peggiorato sempre di più”.

“La situazione – ha spiegato Bernardini – purtroppo in Umbria e anche nella provincia di Terni è sempre in via di degrado. Noi abbiamo sempre più persone che hanno bisogno di alloggi e abbiamo sempre meno alloggi a disposizione”.

“L’ultimo bando – ha sottolineato Gino Bernardini – che è stato fatto a distanza di quattro anni, prevede 85 alloggi qui a Terni, per circa 600 domande. Capite voi da soli qual è la gravità”.

“L’ altro problema – ha continuato il segretario del Sicet, Gino Bernardini – è lo spostamento delle persone disabili che magari un po’ di tempo fa non erano particolarmente gravi, ma adesso trovandosi al secondo o al terzo piano, in un appartamento, che magari ha le scale, sono impossibilitate a spostarsi. La problematica è che se non si fa un bando di trasferimento queste persone purtroppo sono segregate in casa”.

“In Umbria – ha evidenziato ancora Gino Bernardini – ci sono oltre 800 appartamenti liberi da ristrutturare e nessuno, né con i finanziamenti del PNRR, né la regione, né il comune, né la provincia, tira fuori un euro per poterli mettere a posto. Questo è molto grave, ecco perché la situazione sta degenerando”.

“L’altra cosa – ha aggiunto Bernardini sempre a Teleambiente – è relativa al regolamento che è stato fatto, un regolamento che secondo noi non è fatto bene. Chi ha avuto dei problemi penali, anche dieci anni fa e non li ha risolti, non può più fare la domanda, non solo lui che la fa, ma anche i parenti più stretti”.

“Oltre a quello – ha continuato – c’è il prolungamento degli anni che le persone devono essere state residenti sul territorio, devono risiedere da almeno cinque anni. Questa cosa la riteniamo un po’ eccessiva”.

“C’è anche un altro problema – ha concluso Gino Bernardini – che il confronto tra comune e regione non è del tutto chiaro. Fra di loro ci sono delle incomprensioni e questo fa sì che non si arrivi mai a nessun accordo”.

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