BOLOGNA – La data in cui cade l’equinozio di primavera è ogni anno diversa. Varia tra il 19 ed il 21 marzo, a seconda di più fattori, e quest’anno sarà giovedì 20 marzo. Ma che cos’è l’equinozio? L’equinozio è il momento esatto in cui il Sole attraversa l’equatore celeste, con i raggi che colpiscono l’asse di rotazione della Terra in modo perpendicolare. È una condizione che si verifica due volte in un anno, una a marzo e una a settembre e quando questo accade, nei due giorni precedenti, le ore di luce hanno la stessa identica durata di quelle di buio. Il termine deriva dal latino aequa-nox, appunto ‘notte uguale’, con luce e buio che durano 12 ore ciascuno. Un fenomeno che infatti si è verificato già ieri, 18 marzo, e anche oggi, 19. L’equinozio si verificherà invece domani, 20 marzo, alle 4.06 del mattino e questo darà inizio alla primavera, che si verifica nell’emisfero boreale.
(Gruppo Astrofili Galileo Galilei)
FINO AL 2044 LA PRIMAVERA INIZIERÀ SEMPRE IL 20 MARZO
L’equinozio di primavera, che fino al 2008 è quasi sempre stato il 21 marzo, cadrà il 20 marzo per molti anni ancora, ovvero fino al 2044, quando sarà il 19 marzo. Dopo di allora, si alterneranno il 19 e il 20 marzo. Fino al 2100 non sono previsti equinozi di primavera il 21 marzo.
IL ‘DIAMANTE’ DEL MONTE CIVETTA DI BELLUNO
Se gli astronomi si affidano a numeri e calcoli precisi per determinare l’orario esatto dell’equinozio di primavera, fin dal passato in varie parti d’Italia ci sono alcune credenze popolari e tradizioni che, a modo loro, individuano i ‘segnali’ dell’inizio della primavera. A volte prendendo spunto da fenomeni naturali. Uno di questi ‘segnali’ arriva dal Monte Civetta, una cima delle Dolomiti bellunesi, dove esiste una particolare formazione rocciosa con due torri granitiche: ebbene, quando il sole in fase di alba fa capolino in mezzo alla due torri (lo si vede ammirando le montagne dal paese di Alleghe, in provincia di Belluno), allora significa che la primavera è alle porte. Questo evento (dovuto alla posizione del Sole) si verifica per due mattina di fila e coincide spesso con il giorno dell’equinozio. Gli abitanti del posto lo chiamano “diamante”. Ebbene, il diamante del Monte Civetta si è mostrato proprio questa mattina intorno alle 8,40, spuntando nell’estremo inferiore della fessura tra le due pareti di roccia.
PRIMAVERA TRA MITO E TRADIZIONE
Gli equinozi, così come i solstizi, hanno da sempre un profondo significato culturale in tutto il mondo, e sono stati osservati e celebrati fin dai tempi antichi.
– Una delle più famose e antiche celebrazioni dell’equinozio di primavera era il sacrificio rituale dei Maya nei pressi della piramide principale di Chichen Itza, in Messico. Ancora oggi milioni di turisti si radunano per ammirare lo spettacolo del Tempio di Kukulkan. Al tramonto e all’alba degli equinozi, gli angoli della piramide proiettano un’ombra a forma di serpente piumato (Kukulkan) lungo la scalinata nord.
– Nella mitologia greca Persefone era la dea della primavera. Trascorreva gli inverni come Regina degli Inferi, ma ritornava sulla Terra in primavera a presiedere la rinascita.
– In Egitto, durante l’equinozio di primavera, la grande sfinge si allinea col sorgere del Sole.
– Il nuovo anno iraniano inizia in contemporanea con l’equinozio di primavera.
– In Giappone, l’equinozio di primavera (Shunbun No Hi) è un giorno molto importante. Le persone festeggiano l’arrivo della stagione riunendosi in famiglia e andando a visitare le tombe dei propri cari.
– Nel sito neolitico di Loughcrew, in Irlanda, le tombe sono allineate con il sorgere del Sole dell’equinozio.
– Stonehenge è il fulcro dei misteri legati al solstizio e all’equinozio: le pietre che lo compongono sono infatti allineate in corrispondenza dei punti in cui il Sole sorge in quei particolari giorni, motivo per cui è stato ipotizzato che il sito fosse un antico osservatorio astronomico.
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