Come sarà a scuola del futuro prossimo? Siamo stati a Didacta Italia per raccontare le ultime novità nell’innovazione tecnologica nel settore dell’istruzione
Che caratteristiche avrà la scuola del futuro? Tra le nuove tecnologie, a cominciare dall’intelligenza artificiale, è evidente che l’innovazione giocherà un ruolo fondamentale nel settore dell’educazione. A questo tema è dedicato il nuovo magazine di approfondimento di TeleAmbiente. Quando si parla di scuola e innovazione, l’appuntamento più importante è la Fiera Didacta Italia, che quest’anno si è svolta dal 12 al 14 marzo a Firenze.
Didacta Italia 2025
All’inaugurazione erano presenti le principali istituzioni, a cominciare dal Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara, che ha parlato dei nuovi programmi scolastici: “Abbiamo dato molta importanza alla grammatica perché serve per instaurare delle relazioni efficaci e far sì che gli altri ci intendano. Poi la poesia per la memorizzazione, nell’epoca di internet e dei cellulari, si rischia di perdere l’abitudine con la memoria. Ritorna il latino perché abitua alla logica, al ragionamento, perché ci serve per conoscere meglio la lingua italiana. Infine La Bibbia, al pari di Iliade e Odissea, non certo come un fenomeno religioso, ma come un grande fenomeno culturale”.
I servizi essenziali per la scuola
Se da una parte nella scuola si guarda all’innovazione tecnologica, è anche vero che bisogna continuare a porre l’attenzione sui servizi essenziali, rivolti agli studenti e alle famiglie, che a volte non sono sufficienti. Su questo la Toscana è una regione che sta mettendo a terra una serie di provvedimenti, come ha spiegato il presidente Giani: “Il messaggio che lanciamo sono gli asili nido gratuiti, che hanno già servito a 14.200 famiglie, ma che il prossimo anno, passando dai 35.000 euro di reddito ISEE a 40.000, arriveranno a 17-18.000 famiglie“.
Didacta e la città di Firenze
Con 520 espositori che hanno segnato una crescita del 21% rispetto all’edizione 2024 e 2300 eventi in totale, l’edizione 2025 di Didacta Italia ha battuto ogni record ed è stato un appuntamento importante anche per la città di Firenze. “L’undicesima edizione a Firenze nella nostra città, dove è nata Didacta Italia, è importante per avere dei momenti di confronto sulla scuola del futuro, sia come infrastrutture, per cui sull’innovazione necessaria, ma anche su tutta la parte della formazione dei nostri insegnanti, perché hanno bisogno di formazione di alta qualità e le istituzioni devono garantirla, oltre a tanti progetti educativi” ha commentato la sindaca di Firenze Sara Funaro.
I cento anni di INDIRE
L’edizione 2025 di Didacta Italia è stata dedicata ai cento anni di INDIRE, un ente di ricerca del Ministero dell’Istruzione, che negli anni ha visto la scuola evolversi e crescere. “INDIRE non ha solo un patrimonio di 200mila volumi, quindi non è solo documentazione, ha un patrimonio di professionalità, di uomini e di donne che in questi decenni si sono spesi con consapevolezza e professionalità. La scuola nel futuro prossimo la vedo come un’istituzione che vuole e deve accettare le grandi sfide della modernità. Penso alla nuova formazione tecnico-professionale, al tema delle tecnologie e anche dell’intelligenza artificiale, che supportano la battaglia contro i divari territoriali, contro l’abbandono scolastico” ha detto il Presidente di INDIRE Francesco Manfredi.
Educazione ambientale nella scuola
Tra i tanti stand e padiglioni a Didacta Italia c’era anche un’area green dedicata interamente ai temi della sostenibilità ambientale e della transizione ecologica, perché se è vero che da una parte bisogna guardare all’innovazione e alle nuove tecnologie, dall’altra bisogna prestare attenzione anche al tema dell’educazione ambientale. “La sfida della transizione ecologica richiede nuove competenze e nuove professionalità e c’è bisogno che il sistema scolastico risponda a questa esigenza. Abbiamo bisogno che i ragazzi e le ragazze trovino nella transizione ecologica un progetto di vita, di studio e poi di lavoro” ha detto Rossella Muroni, sociologa ed ecologista.
Insegnamenti pratici
“L’Italia è stato il primo paese al mondo ad inserire, all’interno della nuova educazione civica, l’educazione ambientale. Quando l’abbiamo immaginata abbiamo pensato ad un insegnamento pratico che aprisse le porte ai ragazzi della scuola italiana rispetto all’ambiente. L’Italia deve andare fiera di questo framework concettuale, ora ovviamente la sfida è tutta quella della realizzazione. Le scuole devono impegnarsi affinché quella che è la teoria dell’insegnamento della nuova educazione civica sia davvero trasmessa non solo nei libri di testo ma nelle attività progettuali, nella realizzazione di effetti e dati pratici all’interno delle scuole e delle loro comunità” è il commento di Lorenzo Fioramonti, direttore accademico di Nativa Campus e già Ministro dell’Istruzione-
L’articolo La scuola del futuro a Didacta Italia 2025. Il magazine proviene da Notizie da TeleAmbiente TV News.