ROMA – Le ustioni sono delle lesioni cutanee che possono rivelarsi più o meno gravi, e secondo delle statistiche autorevoli che andremo a breve a presentare, i rischi principali sono quelli che possono configurarsi in ambito domestico.
Prima di entrare nel dettaglio, tuttavia, scopriamo qualcosa in più sulle ustioni: in quali tipologie possono essere distinte? A quali cause possono essere dovute?
Tipologie e principali cause delle ustioni
Le ustioni possono essere distinte in diversi gradi così come opportunamente specificato nel sito web fitostimolineperte.it dedicato alla divulgazione di usi e applicazioni dei dispositivi medici Fitostimoline® Plus.
Le ustioni di primo grado sono quelle più lievi, quelle che interessano soltanto lo strato più superficiale della pelle e guariscono senza grosse difficoltà; l’ustione di primo grado più tipica, infatti, è quella dovuta ad un’eccessiva esposizione ai raggi solari.
Le ustioni di secondo grado sono senz’altro più serie e interessano anche lo strato più profondo della cute, ovvero il derma; esse tendono a produrre delle vescicole contenenti liquido e possono implicare la formazione di cicatrici.
Le ustioni di terzo grado, ancor più profonde, causano dei danni allo strato sottocutaneo, comportando la formazione di croste e macchie nere e, in alcuni casi, anche la necrosi dei tessuti.
Ustioni ancor più profonde, ovvero quelle di quarto grado, non si limitano a danneggiare la pelle anche nei suoi strati più profondi, ma possono interessare anche i muscoli, le ossa, gli organi interni, di conseguenza possono rivelarsi letali, o comunque causare dei danni molto seri ed invalidanti.
Per quanto riguarda le cause, le ustioni possono essere dovute ad una molteplicità di fattori, alcuni dei quali sono di norma molto più pericolosi di altri.
Oltre che all’esposizione eccessiva ai raggi solari, di cui si è detto, le ustioni possono essere dovute al calore, ovvero al contatto con fiamme o oggetti roventi, all’elettricità, che può generare un calore molto intenso, o anche al contatto con sostanze chimiche come acidi, solventi o soda caustica.
Ben il 72,62% delle ustioni avviene in abitazione
Le ustioni, come visto, possono verificarsi per le cause più disparate, è dunque interessante chiedersi quali siano i contesti maggiormente a rischio.
Per rispondere a questo quesito è possibile far riferimento alle statistiche presentate da SIUST, Società Italiana Ustioni, e pubblicate sul relativo sito Internet ufficiale.
Ciò che emerge può risultare sorprendente: su 3.613 episodi di ustione censiti negli ultimi anni, ben 2.624 si sono verificati in un’abitazione, ciò significa che il 72,62% delle ustioni avviene in ambito domestico, seguono, con percentuali nettamente inferiori, i contesti lavorativi, con l’8,88%, e la categoria “Altro”, con il 7,16%.
Nel suo report, SIUST presenta ulteriori ed interessanti statistiche, come ad esempio quelle relative al genere delle persone vittime di ustione: a ustionarsi, infatti, sono molto di più gli uomini (67,98%) rispetto alle donne (32,02%).
Per quel che riguarda le cause delle ustioni, al primo posto si collocano le fiamme, corrispondenti al 33,85% dei casi, seguono i liquidi con il 25,08% e l’alcol, con il 19,24%.
È significativa, purtroppo, la percentuale di decessi: l’8,66% degli episodi censiti, infatti, si è rivelato fatale per la persona ustionata.
Anche tra le mura domestiche bisogna essere accorti
Tra quelli presentati da SIUST, il dato che fa più riflettere è certamente quello relativo al luogo in cui le ustioni si verificano.
Siamo abituati a considerare la casa come il luogo in assoluto più sicuro, ma purtroppo le statistiche lo smentiscono: gli incidenti domestici, spesso dovuti a delle autentiche banalità, o comunque a piccole disattenzioni, possono rivelarsi assai pericolosi, di conseguenza è indispensabile prestare sempre la massima attenzione quando si svolgono faccende di vita quotidiana in cui può capitare di venire a contatto con fiamme o elementi roventi, come cucinare o stirare.
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