Il deputato del Movimento 5 Stelle, vicepresidente della Camera e già ministro dell’Ambiente, ha rivolto varie richieste a Nello Musumeci, ministro per la Protezione Civile: “Dobbiamo aiutare una popolazione che sta affrontando confusione e panico, siamo a disposizione perché non possono esserci distinzioni tra maggioranza e opposizione”.
Scosse di notevole intensità, a basse profondità e sempre più frequenti: il bradisismo nell’area dei Campi Flegrei sta diventando un fenomeno sempre più preoccupante in una zona dove la densità di popolazione è altissima e c’è uno storico e diffuso abusivismo edilizio. Alla Camera dei deputati, il ministro per la Protezione Civile Nello Musumeci ha tenuto un’informativa urgente sulle ultime, forti scosse e il Movimento 5 Stelle ha formulato una serie di richieste ad hoc per i cittadini della zona, sempre più spaventati e incerti sul futuro, anche prossimo. A fare il punto su quelle richieste è l’onorevole Sergio Costa, vicepresidente della Camera dei deputati e già ministro dell’Ambiente.
“Noi abbiamo l’area Flegrea che è una zona rossa ad alto rischio, molto ampia, in cui vivono centinaia di migliaia di cittadini della provincia di Napoli. Questo è il primo dato e la prima cosa da fare è mettere in sicurezza tutti gli edifici, sia pubblici che privati, monitorandoli con un pool di ingegneri, geologi, architetti e geometri che, sotto spinta della Protezione Civile, potranno mettersi al servizio del cittadino. Sono professionisti, i loro relativi Ordini sono già a disposizione per poterlo fare ma la situazione va monitorata con maggiore vigoria perché le scosse, anche forti, ormai sono continue e la popolazione è ovviamente spaventata” – ha spiegato il vicepresidente della Camera dei deputati – “La seconda mossa da seguire è quella di costituire delle zone di prossimità di quartiere, dove, in caso di scosse e con la popolazione presa dal panico, i cittadini possano trovare una zona dove poter essere assistiti, accomodandosi e trovando punti di ristoro, bagni e un posto dove poter passare magari la notte, senza dover percorrere troppi chilometri di distanza“.
“Dobbiamo poi considerare le persone fragili: occorre un monitoraggio per sapere in quali case risiedono persone anziane o diversamente abili. Lo sappiamo? Tutto il sistema dell’anagrafe è stato interpellato? Dobbiamo sapere come aiutare le famiglie che vivono in condizioni di fragilità o gli anziani che vivono da soli, dobbiamo metterli in sicurezza, altrimenti finiremo solo per farli vivere costantemente nel panico” – ha aggiunto Sergio Costa – “Un altro aspetto è quello economico: propongo di sospendere il pagamento dei mutui delle famiglie nella zona rossa. Queste famiglie hanno sempre questa spada di Damocle, l’eventuale necessità di doversi spostare in un’altra casa con il rischio di dover pagare le spese per due abitazioni. Penso anche alle aziende, specialmente quelle più piccole e quelle dell’artigianato o del commercio: forse è il caso, ad esempio, di utilizzare il sistema della sospensione dei pagamenti all’INPS“.
“Ci sono diverse azioni che possiamo fare, anche molto importanti. Ad esempio, un piano di verifica per sapere dove collocare tutte le persone malate e ricoverate in cliniche e ospedali: dove li spostiamo e come? Va considerato anche questo aspetto” – il punto del deputato M5S, già ministro dell’Ambiente – “Tutto questo significa mostrare attenzione per l’area Flegrea e per i suoi cittadini. Lo fa già la Protezione Civile e va benissimo, ma serve più organizzazione e occorre proporre le misure ai cittadini, che così avranno tutti gli elementi a disposizione per sentirsi più tranquilli“.
“È chiaro che noi siamo a disposizione, su una questione del genere non c’è e non deve esserci distinzione tra maggioranza e oppsizione” – ha concluso Sergio Costa – “Si deve andare avanti, tutti coesi e compatti per un risultato: ci sono troppe decine di migliaia di cittadini che vivono nel panico e bisogna intervenire immediatamente“.
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