ROMA – Una storia d’amore da favola che si trasforma in un brutto sogno. Così Martina Maggiore ha raccontato in un libro la relazione, ormai chiusa, con Cesare Cremonini. Il volume si intitola “Che stupida ragazza” e affronta la fine, “il buio della depressione” e la riscoperta dell’amore per se stessi. Al settimanale Oggi, in edicola dal 20 marzo, Martina ha ripercorso la sua relazione raccontando le tappe che l’hanno condotta a dire ‘basta’. Prima causa della rottura è stata la scoperta di chat con altre donne.

“La nostra storia è cresciuta in modo naturale. Ci siamo conosciuti giorno dopo giorno ed è nato questo amore, in maniera limpida, pura”, ha ricordato Martina. Lei e il cantautore si erano conosciuti in una palestra a Bologna nel 2018. Poi, per caso la scoperta di quelle chat. Contenevano “Cose brutte, che non avrei mai voluto leggere. Mi crollò il mondo addosso. Ma non dissi nulla. Sono passati mesi, poi l’ho affrontato. Lui ha negato tutto, erano solo battute tra amiche”.

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“CI SONO VOLUTI DUE ANNI PER USCIRNE”

Perché quel silenzio? “Avevo paura di perderlo perché ero diventata dipendente da lui”. E ben presto, Martina si è trovata ad affrontare la ‘perdita’: “Sono sprofondata nell’abisso. Ero annientata dal dolore. Mi ero annullata per amore, mi sono dovuta ricostruire da zero. Ci sono voluti due anni per uscirne, sono stata in terapia, ho viaggiato. Ora ho imparato ad amarmi”.
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