Sono stati identificati e denunciati gli autori dell’aggressione avvenuta ieri mattina ai danni di un 17enne nei pressi dell’istituto Paolo Savi. Si tratta due 19enni e un 21enne viterbesi. L’aggressione sarebbe avvenuta in seguito a una lite in discoteca. Tuttavia il giovane, vittima del pestaggio, non sarebbe stato il reale bersaglio della spedizione punitiva dal momento che in quel locale non ci sarebbe stato. Sarebbe stato pertanto vittima di uno scambio di persona. L’aggressione è avvenuta giovedì mattina intorno alle 8 in un’area verde adiacente a un complesso residenziale di via Del Massaro. Secondo la ricostruzione dei fatti, tre persone con volto travisato da passamontagna e armati di bastone e catena hanno avvicinato minacciosamente un gruppo di quattro giovani. Mentre tre di loro sono riusciti a fuggire, il quarto – il 17enne viterbese – è stato raggiunto e colpito alla testa. Gli aggressori si sono poi dati alla fuga nelle vie limitrofe, cercando di far perdere le proprie tracce. La vittima è stata soccorsa dal personale del 118 e trasportata al pronto soccorso dell’ospedale “Santa Rosa” di Viterbo dove le sono state riscontrate ecchimosi al volto, alla gamba e alla bocca ma per fortuna nessun trauma interno. Nel frattempo, sul posto sono giunti i carabinieri che hanno avviato le indagini. L’attività investigativa è stata rapida e intensa: protrattasi per l’intera giornata, ha portato, nella notte, all’identificazione e alla denuncia dei responsabili. Nonostante l’assenza delle di telecamere di videosorveglianza nella zona in cui è avvenuto il fatto, le indagini si sono basate sulle testimonianze di persone informate sui fatti, sull’analisi di contenuti pubblici presenti sui social network e sulla preziosa collaborazione della cittadinanza del quartiere. Nel giro di meno di ventiquattro ore, i carabinieri sono riusciti a individuare e rintracciare i tre aggressori a Vignanello. Durante le operazioni, i militari hanno rinvenuto e sequestrato, nascosti nella vegetazione in un’area rurale nei pressi del cimitero del paese, la catena e la mazza da baseball utilizzate per l’aggressione. I tre sono stati denunciati. “Dalle indagini – dicono i carabinieri – è emerso che il movente dell’episodio è riconducibile a futili motivi legati a pregressi dissidi avvenuti in locali notturni della provincia, degenerati in un regolamento di conti tra giovani che si conoscevano”. |