Il 22 marzo si celebra la Giornata Mondiale dell’Acqua, istituita dalle Nazioni Unite nel 1992 per sensibilizzare sull’importanza dell’acqua dolce e promuovere una gestione sostenibile di questa risorsa vitale.
L‘acqua è una risorsa vitale per la vita. Una risorsa che sta scomparendo. Per questo a partire dal 1992 ogni 22 marzo si celebra la Giornata mondiale dell’acqua con lo scopo di sensibilizzare sulla promozione di una gestione sostenibile della risorsa idrica.
Italia, un Paese ricco d’acqua ma povero di infrastrutture
Nella Giornata Mondiale dell’acqua è bene interrogarci sullo stato dell’arte del nostro Paese.
Nonostante la sua abbondanza di risorse idriche, l’Italia da tempo deve affrontare sfide complesse. Secondo i dati più recenti, la dispersione idrica lungo la rete nazionale oscilla tra il 14% e il 72%, con una media del 42%. Ciò significa che quasi metà della risorsa idrica prelevata non raggiunge i rubinetti dei cittadini. La causa principale è l’obsolescenza delle infrastrutture: il 60% della rete idrica ha più di 30 anni e il 25% supera i 50 anni.
Un altro problema riguarda la percezione dei cittadini. Un sondaggio condotto da GROHE rivela che l’80% degli italiani sottovaluta il proprio consumo domestico della risorsaidrica. Il 28% crede di utilizzare tra 1 e 10 litri al giorno, mentre la media europea è di 144 litri e in Italia si superano i 200 litri pro capite. Nonostante questo, il 73% degli italiani considera fondamentale ottimizzare le risorse idriche in casa, e il 50% riconosce che la scarsità d’acqua rappresenterà un problema urgente nei prossimi dieci anni.
La scarsità idrica nel mondo colpisce soprattutto i più piccoli
Il cambiamento climatico sta trasformando radicalmente il regime delle precipitazioni con un’alternanza sempre più marcata tra siccità prolungata ed eventi di pioggia estrema. Questa situazione mette a dura prova la gestione delle risorse idriche in tutto il mondo.
In occasione della Giornata Mondiale dell’Acqua, l’UNICEF ricorda che oltre 1.000 bambini sotto i 5 anni muoiono ogni giorno a causa di malattie legate alla risorsa idricae a servizi igienici inadeguati. Si stima che entro il 2040, 1 bambino su 4 vivrà in aree con stress idrico estremamente elevato.
Il cambiamento climatico aggrava la situazione, causando siccità, disponibilità d’acqua imprevedibile e contaminazione delle riserve idriche. Entro il 2030, circa 700 milioni di persone potrebbero sfollarsi a causa della carenza idrica. L’UNICEF, attraverso i suoi programmi in oltre 100 paesi, fornisce accesso all’acqua potabile a milioni di persone e installa sistemi idrici alimentati a energia solare, riducendo l’uso di combustibili fossili e portando la risorsa idrica a comunità remote.
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