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Il Trasporto di Dies Natalis rivive con la realtà aumentata

Si amplia l’esperienza di “Vicino Rosa. Dentro un’emozione”: dopo Gloria, è possibile rivivere le emozioni anche del Trasporto di Dies Natalis con la realtà aumentata. Il progetto è stato possibile grazie alla collaborazione di Archeoares con Comune di Viterbo e Sodalizio dei Facchini di Santa Rosa. «Con il Sodalizio stiamo portando avanti molte progettualità – ha detto la sindaca Chiara Frontini – e farlo con effetto moltiplicatore per le nuove tecnologie significa darci nuove opportunità. Lo avevamo visto con Gloria in versione 1.0 e, adesso, con Dies Natalis, macchina che ha complessità superiori, vederla in realtà aumentata significa fare un balzo in avanti. Viterbo è all’avanguardia ed è motivo di orgoglio, di solito la realtà aumentata si fa su installazioni fisse, invece in questo caso si tratta di installazioni in movimento». «È il secondo capitolo – ha detto l’assessore alla cultura Alfonso Antoniozzi – di un progetto nato in forma sperimentale. Il fatto di averlo messo in condivisione sotto le feste di Santa Rosa e natalizie ci ha incoraggiato a fare la seconda parte e dare la possibilità, in un periodo in cui non c’è la macchina di Santa Rosa, di dare un approccio veritiero di cosa è il Trasporto. La cosa straordinaria è che ti dà una visuale che, stando dal vivo, non sarebbe possibile se non con drone o facchino perché le riprese sono da tutte le parti. C’è la possibilità di fruire del trasporto virtualmente e di esserci dentro. Anche con un sedicesimo di ciò che si prova dal vivo si è invogliati a tornare per vedere dal vivo il trasporto. Questo progetto sarà presto copiato e replicato. La nostra città è un incubatore di buone idee e pratiche e ciò viene richiesto a chi si vuole candidare a capitale europea della cultura». Don Massimiliano Balsi, vicario episcopale Tradizioni e Cultura Diocesi di Viterbo, ha ricordato che «il Museo del Colle del Duomo ha già questa tecnologia, ho visionato in anteprima il lavoro che è molto bello e permette di entrare dentro la realtà della macchina di Santa Rosa. Permette di cogliere con questa realtà emozioni che toccano profondamente. Santa Rosa diventa il biglietto da visita della nostra città». Massimo Mecarini, presidente del Sodalizio, ha detto che: «so che la prima edizione di questo progetto è stato un successo strepitoso, al museo del Sodalizio c’è stata grande affluenza. Ho avuto la fortuna di vedere in anteprima sia il primo progetto che quello attuale, sembra veramente di starci dentro. Sarà utile per promuovere il turismo a Viterbo e anche le altre tre città della Rete sono rimasti entusiaste e faranno di tutto per emularci. Porteremo dietro il visore nelle tappe internazionali della Rete». Raffaele Ascenzi, ideatore di Dies Natalis, ha confermato che «questi primi minuti di video mi hanno colpito, per ora c’è una piccola parte, il resto è al montaggio. Io durante il primo trasporto sono stato attento solo alla partenza e all’arrivo perché era un test importante. Con questo video ho apprezzato ancora meglio Dies Natalis, macchina che deve essere raccontata e spiegata. Il video aiuta il fruitore a capire meglio i contenuti della macchina. Mi sono soffermato sullo sguardo degli angeli alla base che guardano il corpo della santa e sembra di stare lì. Anticipa dei temi che potranno essere quelli del museo delle macchine di santa Rosa. Si sta sotto e si soffre con lo sguardo ma ci si immerge nel trasporto in modo totale. Un altro concetto è che davvero la città è in sinergia col trasporto». Giampaolo Serone, presidente di Archeoares ha precisato che «è il secondo anno che proponiamo questo progetto. Abbiamo cominciato col museo di Colle del Duomo, siamo partiti 20 anni fa e, a breve, ci saranno novità. Tutto questo perché quando si parla di patrimonio dobbiamo considerare che é di tutti, è una questione ecumenica e si pone sopra il bene e il male. Da ‘Oltre la pietra’ a ‘Vicino Rosa’ è il primo progetto di cristallizzazione del patrimonio immateriale in Italia. A breve verrà comunicato il calendario degli eventi in cui l’esperienza potrà essere fatta perché non é disponibile tutti i giorni. I progetti rimangono a disposizione per la candidatura a capitale europea della cultura». Maurizio Fiuggi di Supa studio, infine, ha chiarito che «Viterbo vista con un visore ha creato curiosità. Dal punto di vista tecnico abbiamo migliore qualità dell’immagine, introducendo anche un altro tipo di visore e go pro abbiamo aggiustato alcune cose, queste esperienze sono difficili perché hai una sola possibilità. Livello 10 di difficoltà ma ci siamo riusciti».

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