La Commissione europea ha pubblicato un video con i consigli su cosa portare con sé in caso di crisi
Una narrazione informale, tipica dei social; musica di sottofondo rilassante, tanta ironia e consigli su come sopravvivere nelle prime 72 ore in caso di crisi.
È questa la ricetta del video pubblicato sui social media dell’Unione europea con protagonista Hadja Lahbib, Commissaria UE per la gestione delle crisi.
E dunque – spiega la commissaria Lahbib – nella borsa per le emergenze bisogna sempre portare i propri occhiali da vista, i documenti in una custodia impermeabile, una torcia, un coltellino svizzero, un accendino e denaro contante. Perché – spiega la commissaria – “in caso di crisi la tua carta di credito potrebbe diventare un semplice pezzo di plastica”.
E poi ancora: cibo e acqua, medicine, un mazzo di carte per distrarsi, un caricabatterie e una powerbank per poter sempre caricare il proprio cellulare.
Il video rientra nella “strategia dell’Unione europea per la preparazione” che ha l’obiettivo di preparare i circa 450 milioni di abitanti del Vecchio Continente a ogni possibile scenario di crisi.
Il pensiero corre subito alla guerra in Ucraina e alle crisi geopolitiche. Al timore, insomma, di un futuro allargamento del conflitto. Ma le crisi possono essere tante. Molte delle quali legate al cambiamento climatico: allagamenti, nubifragi, tornado, incendi e tutti gli altri eventi meteo estremi che sono resi sempre più probabili a causa del riscaldamento globale.
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La “Strategia Ue per la preparazione”
“Penso che essere consapevoli dei pericoli e prepararsi ad affrontarli sia l’esatto opposto di creare panico”. Con queste parole la commissaria europea alla Gestione delle crisi, Hadja Lahbib, ha presentato in conferenza stampa la strategia per la preparazione dell’Unione europea.
“Al contrario – ha poi continuato la commissaria – significa evitare movimenti di panico e reazioni irrazionali, come quelle che abbiamo visto durante la pandemia. Ricordate le persone che si precipitavano nei negozi per comprare carta igienica? Questo li avrebbe protetti da una pandemia? No. Essere preparati, sapere cosa potrebbe accadere ed essere pronti ad affrontare qualsiasi situazione dovrebbe diventare un nuovo modo di vivere con serenità”.
Parolando coi giornalisti, la commissaria ha aggiunto: “Questo significa conoscere i gesti che salvano la vita, sapere chi bisogna chiamare, qual è la catena di comando e cosa possiamo fare a livello individuale”.
Nella stessa conferenza stampa è intervenuta anche la vicepresidente della Commissione europea con delega alla Preparazione, Roxana Minzatu. “Vogliamo comunicare e collaborare con i governi, le capitali e tutti gli Stati membri per attuare il concetto di preparazione di cui stiamo parlando”, ha dichiarato.
“Si tratta, in definitiva, della tranquillità delle persone e del fatto che vogliamo che possano avere questa serenità, proprio come quando si acquista un’assicurazione, ad esempio un’assicurazione contro gli incidenti, che copre le spese in caso di un rischio potenziale che, ovviamente, potrebbe non verificarsi mai. Non significa altro che voler essere preparati e minimizzare i danni, i costi e la sofferenza che si potrebbero affrontare”, ha poi aggiunto.
Nella comunicazione congiunta le due politiche hanno sottolineato come le minacce alla sicurezza dell’UE e dei suoi Stati membri siano in aumento, a causa della guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina ma anche di altri fattori globali.
La nuova strategia dell’UE, basata sul rapporto dell’ex presidente finlandese Sauli Niinistö, comprende 30 azioni chiave e un piano d’azione dettagliato per rafforzare la preparazione dell’Unione.
L’obiettivo è sviluppare una “cultura della preparazione fin dalla progettazione” in tutte le politiche europee. Tra le priorità vi è la protezione delle funzioni sociali essenziali, attraverso criteri minimi di preparazione per ospedali, scuole, trasporti e telecomunicazioni.
La strategia prevede anche il rafforzamento delle scorte di materiali critici, l’adattamento ai cambiamenti climatici e la gestione sostenibile delle risorse naturali, come l’acqua. Inoltre, Bruxelles mira a responsabilizzare i cittadini, incoraggiandoli a mantenere scorte domestiche di beni essenziali per almeno 72 ore.
L’articolo Dalla guerra alla crisi climatica, ecco il piano per le emergenze dell’Unione europea proviene da Notizie da TeleAmbiente TV News.