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Inquinamento da PFAS, i prossimi passi dell’Umbria

Inquinamento da PFAS in Umbria, l’assessore all’Ambiente della Regione Thomas De Luca fa il punto della situazione e illustra i prossimi passi da seguire per il monitoraggio degli inquinanti eterni.

Massima cautela per la salute pubblica e monitoraggio delle acque, l’assessore all’Ambiente Thomas De Luca ha spiegato quali sono i prossimi passi della Regione Umbria per affrontare l’inquinamento da PFAS.

La Regione Umbria ha fatto una scelta di campo, quella di affrontare la tematica PFAS con assoluto anticipo rispetto agli obblighi di legge applicando il principio di massima cautela della salute pubblica”, ha dichiarato a TeleAmbiente l’assessore. “Vogliamo arrivare a risolvere qualsiasi tipo di potenziale criticità. Ci sono delle aree del nostro territorio regionale, negli alvei superficiali e sotterranei, in cui è stata riscontrata la presenza di PFAS ma è evidente che ad oggi vogliamo implementare e mettere a sistema un’attività di monitoraggio su cui io ho trovato una situazione all’anno zero, ovvero di totale impreparazione”.

Controllare periodicamente le acque pubbliche è il primo step evidenziato dall’assessore, sulla scia di quanto già eseguito da associazioni ambientaliste come Greenpeace che con la campagna Acque senza veleni hanno fotografato la situazione dell’acqua potabile in Italia, riscontrando la presenza di inquinanti eterni anche in Umbria.

I primi passi sono quelli di implementare il monitoraggio delle sostanze PFAS così come già avviene per le altre sostanze contaminanti e che venga pubblicata direttamente sul sito www.lacquachebevo.it che il nostro front-office della pubblicazione open data dei dati sul monitoraggio delle acque. La Regione Umbria vuole farsi promotrice anche della campagna che stanno portando avanti le associazioni ambientaliste di messa al bando perché è inutile che noi andiamo a riscontrare la presenza di PFAS e poi non tiriamo una riga e diciamo che bisogna mettere al bando queste sostanze così come in passato così com’è stato fatto per l’amianto e altre sostanze pericolose.”, ha concluso De Luca.

L’istituzione di un tavolo tecnico ad hoc per la riduzione e l’eliminazione dei PFAS in Umbria costituisce un momento cruciale per avviare un percorso condiviso tra istituzioni, enti di controllo e gestori del servizio idrico. L’obiettivo è proprio quello di anticipare gli obblighi normativi e garantire la massima qualità delle acque potabili.

Lo scorso febbraio, l’Assemblea legislativa ha inoltre approvato la mozione che chiede l’adesione al manifesto #banpfas per la messa al bando delle sostanze per-e polifluoroalchiliche. La Regione si aggiunge così alle oltre 130 organizzazioni europee che hanno già sottoscritto il manifesto, tra cui comitati e associazioni italiane che da anni lottano contro l’inquinamento da forever chemicals, come: CGIL Vicenza, Greenpeace Italia, ISDE Italia, Italia Nostra Veneto, Mamme No Pfas, Medicina Democratica, PFAS.land, Transform! Italia.

PFAS in Umbria, il dossier di Arpa e la smentita di Umbra Acque

Un segnale di risposta agli anni di silenzio in cui l’ultimo monitoraggio sui PFAS effettuato da Arpa Umbria risale agli anni 2018-2022 ed è stato reso pubblico nel 2023. Le analisi effettuate dall’agenzia avevano già evidenziato la presenza degli inquinanti eterni nel territorio umbro, soprattutto nella Conca Ternana. Il dossier era stato riportato all’attenzione dall’associazione Italia Nostra nel settembre 2024.

A parlare di una situazione priva di contaminazione è invece la società Umbra Acque. A seguito dell’indagine di Greenpeace, la società a partecipazione pubblica ha smentito “integralmente” i dati pubblicati da Greenpeace per quanto riguarda l’Umbria“Dalle analisi effettuate dall’ARPA, soggetto preposto ai controlli che utilizza metodi di campionamento affidabili e certificati, dal 2018 non è mai stata rilevata la presenza di PFAS nell’acqua distribuita ai nostri utenti”, si legge nel comunicato diffuso dalla società di gestione idrica.

L’articolo Inquinamento da PFAS, i prossimi passi dell’Umbria proviene da Notizie da TeleAmbiente TV News.

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