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Sostenibilità, la proposta dei periti industriali all’Europa: “Creare un Osservatorio Europeo della Conoscenza e dell’Innovazione in Ingegneria dell’Acqua”


ROMA – Un Osservatorio Europeo della Conoscenza e dell’Innovazione in Ingegneria dell’Acqua. È questa la proposta che il CNPI (Consiglio Nazionale dei Periti Industriali e dei Periti Industriali Laureati) ha presentato partecipando alla consultazione lanciata dalla Commissione Europea per la definizione della Strategia europea sulla resilienza e sicurezza idrica, offrendo un contributo tecnico-scientifico che valorizza il ruolo strategico delle professioni tecniche nella sfida per la gestione sostenibile della risorsa più preziosa del pianeta: l’acqua.

Il Consiglio Nazionale dei Periti Industriali, nella sua memoria inviata a Bruxelles, ha sottolineato la necessità di un approccio sistemico, partecipato e multidisciplinare, nel quale le professioni tecniche regolamentate siano pienamente riconosciute e coinvolte nella governance e nell’attuazione della futura strategia. Al centro della proposta vi è la richiesta di rafforzare gli investimenti in formazione tecnica e scientifica, con particolare attenzione all’attrazione dei giovani – e delle donne in particolare – verso le discipline STEM applicate alla gestione delle risorse idriche.

Tra le proposte più innovative avanzate dai Periti Industriali, spicca la creazione di un Osservatorio Europeo della Conoscenza e dell’Innovazione in Ingegneria dell’Acqua. Un vero e proprio hub di competenze che metta in rete università, centri di ricerca, ordini professionali, imprese e pubbliche amministrazioni per lo sviluppo di soluzioni tecnologiche avanzate e di percorsi formativi allineati alle nuove sfide della gestione idrica.

Ciascuna delle otto specializzazioni professionali dei Periti Industriali può avere un ruolo determinante nella filiera della gestione idrica: Chimica, per analisi e trattamento delle acque, depurazione e riuso; Costruzioni, Ambiente e Territorio, per la progettazione di infrastrutture idriche resilienti e sostenibili; Design, per innovazione e sviluppo di sistemi idrici efficienti e user-friendly; Impiantistica Elettrica e Automazione, per il monitoraggio in tempo reale e gestione intelligente delle reti idriche; Informatica, per le applicazioni di intelligenza artificiale, big data e digital twin per ottimizzare la gestione e la pianificazione; Meccanica ed Efficienza Energetica, per l’ottimizzazione dei consumi energetici e integrazione delle rinnovabili; Prevenzione e Igiene Ambientale, per il monitoraggio della qualità delle acque e prevenzione dei rischi ambientali; Tecnologie Alimentari, per l’uso efficiente dell’acqua nella filiera agroalimentare, dall’irrigazione alla trasformazione.

“Le nostre competenze sono trasversali e perfettamente integrate con gli obiettivi europei di una gestione efficiente, innovativa e sicura delle risorse idriche – spiega il presidente del CNPI Giovanni Esposito – si candida a essere parte attiva e riconosciuta nella costruzione della nuova governance europea dell’acqua, confermando il ruolo strategico della professione per la sicurezza, la sostenibilità e la competitività del sistema Italia e dell’Europa. La filiera tecnica che rappresentiamo è pronta a dare il proprio contributo per rafforzare la resilienza idrica e garantire la sicurezza alimentare e ambientale dell’Europa”.
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