ROMA – “Dopo aver sentito Calenda porterò io un po’ di moderazione in questo congresso…”, dice la premier Giorgia Meloni al congresso di Azione. “Abbiamo fatto un po’ discutere con questa presenza, ho letto cose divertenti, bizzarre, che vengo qui per dare segnali agli alleati, che sarei pronta a sostituirli o che volevo concedermi una scorribanda tra i moderati”. Meloni sottolinea che “in Italia si passa direttamente dalla criminalizzazione dell’avversario a fare un governo insieme, che non è mai stata la mia cifra”. E spiega che “la ragione vera perché sono qui è molto più banale e profonda” e cioè perchè per un “confronto con le idee anche più distanti”.
“Azione è una forza politica che si confronta sulle cose, che non ha paura di condividere le sue soluzioni, metterle a disposizione degli altri e della Nazione, quindi la capacità di guardare al risultato più che al posizionamento, sono qui anche per questo”.
Poi parla di Usa ed Europa: “Sto sempre con l’Italia e l’Italia sta in Europa e ho detto che bisogna rafforzare e difendere l’unità dell’Occidente che è un bene prezioso”. Con gli Usa “certo che ci sono divergenze, a partire dai dazi, ma non si deve agire per impulso, bisogna agire in modo ragionato cercando di raggiungere un punto di equilibrio”.
Con gli Usa “certo che ci sono divergenze, a partire dai dazi, ma non si deve agire per impulso, bisogna agire in modo ragionato cercando di raggiungere un punto di equilibrio”. “Lo Spread 120 punti in meno da quando ci siamo insediati, il successo dell’emissione dei titoli pubblici. Btp a 15 anni, sono arrivati 133 miliardi di richieste, tutti elementi che mostrano la solidità della nostra economia”.
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