ROMA – “Non tengo più la maggioranza”. Sarebbe questa la frase, riferita da persone vicine alla Giunta, che la sindaca di Ciampino, Emanuela Colella, avrebbe detto a Federica Giglio, assessora dimissionaria di Ciampino nel motivarle la decisione di revocarle la delega ai rifiuti. Evidentemente, a quanto apprende la Dire, qualcuno voleva Giglio, da sempre dialogante con la sinistra e con la lista Diritti in Comune, fuori da un campo di potere delicato e decisivo come quello dei rifiuti.
Una linea politica ‘isolazionista’ che non si sa come prenderanno il PD provinciale e regionale, impegnati nella costruzione delle alleanze sui territori. Dopo aver rotto con Azione e con il M5S ora a Ciampino arriva la spaccatura all’interno del Partito Democratico, che complica il lavoro per la coalizione del 2027.A dicembre scorso Federica Giglio era stata travolta da una polemica e si era dovuta difendere da chi l’aveva accusata di avere conflitto d’interesse in ambito rifiuti per il suo lavoro alla Direzione regionale Ciclo dei Rifiuti. Tesi che sarebbe stata corretta qualora Giglio fosse stata dirigente e avesse avuto potere decisionale che invece non ha: “non ho partecipazioni societarie nè alcun tipo di rapporto di dipendenza con la società Ecosystem” aveva dichiarato allora in merito alla società di Pomezia che si era aggiudicata lo smaltimento dell’indifferenziata ciampinese.
La sindaca allora l’aveva difesa in Commissione Trasparenza da tutti gli attacchi, anche se pubblicamente nessuna nota era uscita dal Partito e dall’amministrazione. Chiederle di rinunciare alla delega ai rifiuti, questo fanno sapere ambienti vicini alla ex assessora, avrebbe significato prestare il fianco proprio a quelle insinuazioni. Per questo nella sua lettera fiume di dimissioni Giglio scrive chiaro di non poter accettare per la propria “onorabilità”.
A muovere le fila di questa operazione non sarebbero state quindi le grandi questioni, come quella del termovalorizzatore di Roma, ma una “congiura paesana”, come la chiamano persone vicine all’amministrazione, piovuta addosso alla sindaca Colella e che tra i fautori vedrebbe tra gli altri l’assessore all’Urbanistica Alessandro Silvi.
“Del resto la Sindaca le ore appena successive la revoca della delega, se pur a conoscenza delle imminenti dimissioni della Giglio, appare sorridente a diversi incontri istituzionali, come se si trattasse di una scaramuccia di provincia” dicono negli ambienti PD. Intanto la frittata è fatta e aggiungono le stesse voci di corridoio: “A Ciampino è scoppiato un merdone, un vero casino”.
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