ROMA – Si è spento all’alba dei 91 anni George Richard Chamberlain, volto iconico di una televisione che oggi sembra lontana anni luce. Nato a Beverly Hills il 31 marzo 1934, Chamberlain ha lasciato il segno grazie a ruoli indimenticabili, da “Il dottor Kildare” (1961-1966) al padre Ralph di “Uccelli di rovo” (1983), il melodramma proibito che ha incollato milioni di spettatori agli schermi.
Il successo era arrivato presto con “Il dottor Kildare”, ma fu “Uccelli di rovo” a trasformarlo in leggenda: la storia tormentata tra la giovane Meggie Cleary e il reverendo de Bricassart, interpretato proprio da lui, ha fatto sognare intere generazioni. In Italia, la miniserie andata in onda su Canale 5 nel 1983 divenne un vero cult, confermando Chamberlain come il perfetto eroe romantico.
Negli anni Novanta, l’attore si era dedicato soprattutto a film per la televisione e a ruoli da guest star in serie come “Will & Grace” e “Nip/Tuck”, mantenendo il suo fascino inalterato. Ma la vera svolta arrivò nel 2003, quando decise di raccontarsi senza filtri nella sua autobiografia “Shattered Love”, facendo coming out a 68 anni.
“Sono riuscito a dire la verità solo quando ormai sullo schermo non potevo più essere un eroe romantico”, aveva confessato nel 2007 a Vanity Fair. “Negli anni ’40 e ’50, essere omosessuali in America era peggio che essere traditori o assassini. Ho avuto paura. Ma quando ho scritto su quelle pagine la parola ‘omosessuale’, mi è sembrato che un angelo mi posasse un’ala sulla testa, liberandomi da ogni paura. Finalmente mi sentivo leggero”.
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