ROMA – “Questo istituto, che da oggi si chiamerà Sammy Basso, ha saputo cogliere la sfida che avevo lanciato alle scuole italiane: Sammy è stato un protagonista meraviglioso, una testimonianza straordinaria. Dobbiamo – proprio in una scuola, proprio nelle scuole – ricordare questa sua testimonianza. Tutti noi abbiamo imparato molto dal dottor Basso, da Sammy Basso. In una società sempre più caratterizzata da un egoismo individualista, da odii, invidia, arroganza, prepotenza, bullismo, violenza – noi abbiamo bisogno di far sì che questa straordinaria testimonianza di Sammy divenga una lezione quotidiana. Una traccia che non vada dispersa. Proprio lui che aveva condizioni di vita e di salute così difficili ha saputo ricondurci e svelarci l’essenza dell’umano. Non si è fatto catturare da un presente spesso effimero, ma ha saputo immaginare il futuro”. Lo ha detto il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, collegato in videoconferenza alla cerimonia di intitolazione a Sammy Basso dell’Istituto Omnicomprensivo di Montenero di Bisaccia (CB).
“Non solo, ha voluto costruire il futuro che significa non solo convivere con dei sogni, molto belli e anche importanti, anzi, i giovani devono tornare a sognare, ma significa anche più potentemente realizzare quei sogni. Incarnare quei sogni in progetti, lavorare e vivere per quei progetti. È quello che Sammy ha saputo fare costantemente e incessantemente. Ha aggiunto un contributo suo alla realtà che lo circondava. Non soltanto le due lauree- ha aggiunto Valditara- ma l’attività di ricerca, la divulgazione scientifica, la testimonianza, l’impegno a trasformare soprattutto la sua esperienza e le sue conoscenze in un beneficio autentico per gli altri”. “La vita di Sammy è stata una ininterrotta celebrazione dell’essere umano, della sua possibilità di non essere ostaggio delle situazioni, anche le più difficili. Della unicità dell’essere umano. Ha lavorato per gli altri, ha coltivato la speranza, ha invitato a rialzarsi perché anche lui è caduto, è stato testimone di fallimenti, ma ha sempre saputo rialzarsi. Ha sempre guardato, come ha detto molto bene sua mamma, al futuro con il sorriso, con l’impegno, con la voglia di costruire e di realizzare”, ha detto ancora Valditara.
Il ministro ha poi spiegato che Sammy Basso “ci ha dato una testimonianza meravigliosa di grandezza di ogni persona umana al di là delle sue caratteristiche. La persona umana è unica e bella e straordinaria e se Sammy è riuscito a raggiungere certi risultati, ogni giovane deve mettersi in mente, qualunque siano le sue condizioni, che può realizzare i propri talenti. Che saranno diversi, perché per fortuna c’è la diversità in questo mondo che è sintomo di ricchezza, di bellezza che nascondono talenti straordinari in ciascuno di noi. L’importante è che la scuola aiuti ogni giovane a individuarli e e coltivarli e a far sì che come Sammy possano sbocciare in fiori meravigliosi. Sammy, questo esempio straordinario di vita, mi ha fatto venire in mente un passaggio di Blaise Pascal: ‘L’uomo non è che una canna, la più fragile di tutta la natura. Ma è una canna pensante’. Ecco, Sammy ci ha spronati continuamente, noi che spesso ci sentiamo canne al vento, a essere invece ogni giorno una canna pensante, a essere soggetti pensanti che con l’impegno, la fatica, la costanza, sanno trasformare i loro sogni in realtà stupende. Non soltanto per noi stessi, non soltanto chiusi in una torre d’avorio. Sammy ci ha dato un’altra lezione: la solidarietà verso gli altri, questi suoi talenti spenderli per gli altri”. E allora, ha concluso il ministro rivolgendosi infine direttamente a Sammy Basso, “questa sua sconfinata ricchezza interiore in modo prezioso con cui non ha mai rinunciato agli affetti e le amicizie all’incontro sempre sorprendente con l’altro, ci ricorda che non c’è progetto senza una relazione autentica. Educare ai rapporti con gli altri. Ai rapporti sani, ai rapporti belli, educazione alle relazioni corrette nei confronti di chi ci sta accanto e anche di coloro che sono lontani. Credo che Sammy rappresenti la forza del bene. Tu Sammy sei stato un autentico maestro di vita. Grazie per quello che ci hai insegnato”.
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