di Alessio Pisanò
BRUXELLES- La Commissione europea “è consapevole degli ultimi sviluppi” relativi all’adozione di un decreto da parte del governo italiano di rendere il centro di Gjader, in Albania, un centro di permanenza e rimpatrio per i migranti.Il provvedimento, secondo Bruxelles, “è in linea di principio compatibile con il diritto europeo, perché nel centro si applicherebbe la legislazione italiana, e monitoriamo l’attuazione del protocollo Italia-Albania, oltre a restare in contatto”, ha fatto sapere un portavoce della Commissione interpellato sul decreto legge che il governo italiano ha adottato venerdì scorso.
“SOLUZIONE DIVERSA DAI CENTRI PER RIMPATRI”
L’iniziativa, secondo il responsabile, è “diversa dal concetto di centro per rimpatri” che la Commissione ha proposto in un nuovo regolamento europeo l’11 marzo scorso, e che prevede che “in tali luoghi possa essere applicata la legislazione dello Stato terzo che l9 ospita sul proprio territorio”. Bruxelles, ha ricordato il funzionario, “sta lavorando alla definizione del quadro legale e dei requisiti minimi per questo tipo di soluzioni innovative”, che si devono basare “su un accordo internazionale dettagliato e devono riguardare solo Paesi terzi che rispettano i diritti umani e il principio di non respingimento”.L’iniziativa di Roma non applica questo nuovo concetto introdotto in un regolamento non ancora entrato in vigore, ha spiegato il portavoce.
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