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All’ospedale di Viterbo c’è la seconda risonanza magnetica

Dalla scorsa settimana, presso l’ospedale Santa Rosa, è entrata in funzione la seconda risonanza magnetica, al termine dei necessari lavori di esecuzione degli ambienti che ospitano la nuova strumentazione di ultima generazione. Il sito di risonanza magnetica è stato realizzato al quarto piano del Corpo B dell’ospedale viterbese, nel rispetto delle tempistiche previste dai finanziamenti straordinari assegnati. Complessivamente, sommando gli interventi strutturali e l’investimento sostenuto per l’acquisto della moderna tecnologia, sono stati utilizzati i fondi destinati sia per il Giubileo 2025 sia Pnrr, per un valore di circa 1milione e 900mila euro. Si tratta di un’implementazione e di un potenziamento notevole del servizio erogato che, di fatto, raddoppia la capacità di erogazione delle prestazioni rispetto a questo specifico bisogno diagnostico. La nuova risonanza magnetica del Santa Rosa, infatti, al momento si va ad aggiungere all’impianto tecnologico già presente in ospedale al piano 2. Tuttavia, già a partire dai prossimi mesi, l’azienda sanitaria locale ha previsto un raddoppio della sala esami nel nuovo sito realizzato presso il quarto piano del Santa Rosa. «La nuova sede diagnostica dell’ospedale di Viterbo – commenta il direttore generale della Asl di Viterbo, Egisto Bianconi – è stata fortemente voluta per garantire una ottimizzazione della logistica degli spostamenti del personale e dei pazienti, trovandosi in contiguità con i servizi di Diagnostica per immagini e con i servizi interventistici di Emodinamica e di Radiologia vascolare ed interventistica. Questo risultato – prosegue Bianconi – contribuirà a fornire una risposta concreta anche sul fronte dei tempi di attesa, oltre che ad aumentare la capacità di attrazione e di richiamo nei confronti di professionisti sanitari, alla ricerca di ambienti dinamici e ad alto contenuto tecnologico, dove poter sviluppare e affermare le loro competenze. Inoltre, questa nuova introduzione tecnologica, si inserisce in un più ampio disegno di irrobustimento su questo fronte, con obiettivi già centrati e altri in fase di raggiungimento». Bianconi ha comunicato anche che «la scorsa settimana sono partiti i lavori di cantierizzazione del nuovo sito Pet. L’intervento, anche questo atteso da anni, è finanziato con fondi regionali per un importo di oltre 3milioni di euro. Confidiamo di chiudere il cantiere entro la fine dell’anno e di mettere in esercizio clinico la strumentazione, presumibilmente a partire dai primi mesi del 2026».

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