ROMA – Nella puntata in onda questa sera alle 20.30 su Rai 3, “PresaDiretta” si occupa di migranti, mentre “Aspettando PresaDiretta”, di sicurezza stradale e del nuovo Codice della strada. Tremila persone l’anno, 8 vittime al giorno, una ogni 3 ore. Una strage quella che si consuma sulle strade italiane, la prima causa di morte tra i giovani. Le storie di chi ha perso la vita e l’impegno di chi fa prevenzione. E poi l’inchiesta di “PresaDiretta” dentro i Centri di permanenza per il rimpatrio, tra disagio, psicofarmaci e atti di autolesionismo. Insieme alle testimonianze dei primi migranti inviati nei centri di accoglienza in Albania e alla ricostruzione della vicenda di Moussa Diarra, ucciso davanti alla stazione di Verona. E un reportage in Spagna, per conoscere le nuove norme sui migranti del governo Sanchez. “Aspettando PresaDiretta”, nella prima parte della serata, dalle 20.30 fino alle 21.25 circa, si occuperà del nuovo Codice della Strada in vigore da pochi mesi e i suoi effetti sulla sicurezza stradale.
In Europa in un solo anno sono morte più di 20 mila persone sulle strade, e l’Italia è al 9° posto su 31 paesi. Le cause sono ben note: velocità, distrazione, telefonini, alcol e stupefacenti. Le storie di Francesco Valdiserri e Simone Sperduti. L’esperienza della città di Bologna e del limite dei 30 km orari. Ospiti in studio: Daniele Grassucci, direttore di Skuola.net, e Stefano Guarnieri, che presiede la “Lorenzo Guarnieri Onlus” fondata dopo la morte del figlio, vittima di un incidente. E poi la puntata “Porte chiuse”. Un viaggio nei Centri di permanenza per il rimpatrio e nelle strozzature delle politiche migratorie italiane fatte di burocrazia impazzita, file incivili davanti alle questure, appuntamenti per il rinnovo del permesso di soggiorno rimandati, documenti negati e tagli ai servizi. E poi una storia, che ne racconta tante altre. Un nome e un cognome: Moussa Diarra, originario del Mali, da 8 anni in Italia, morto sotto i colpi della pistola di un agente ferroviario a 26 anni, il 20 ottobre 2024, davanti alla stazione di Verona. Una storia di ricerca di integrazione e speranze infrante, fino al disagio mentale.
Le telecamere di PresaDiretta sono entrate nel Cpr di Macomer, in Sardegna, che ha da poco cambiato gestione. E hanno registrato le parole dei migranti e degli operatori, i disagi, le violenze, gli abusi di psicofarmaci, fino a testimoniare un drammatico tentativo di suicidio. E poi il racconto dell’esperienza nelle strutture in Albania di alcuni dei migranti del primo gruppo, inviato l’ottobre scorso, dopo essere stato intercettato nelle acque del Mediterraneo. La loro storia, dai Paesi d’origine alle prigioni libiche. E l’attesa oggi, per la richiesta d’asilo in Italia. Ultima tappa la Spagna, con un approfondimento sul nuovo regolamento del governo Sanchez che, per rispondere a questioni sociali ed esigenze economiche, punta a un milione di regolarizzazioni nei prossimi tre anni. Ospiti in studio di Riccardo Iacona, Silvia Albano giudice della sezione immigrazione del Tribunale di Roma e Fabio Anselmo, avvocato nel processo Cucchi, per discutere delle politiche migratorie dell’Italia e dell’Europa, e del sistema di accoglienza e di integrazione. “Porte chiuse è un racconto di Riccardo Iacona e Maria Cristina De Ritis con Liza Boschin, Pablo Castellani, Irene Fornari, Giuseppe Laganà, Roberta Pallotta, Emilia Zazza, Amedeo Bersani, Fabio Colazzo, Fabrizio Lazzaretti, Elia Mansueto e Massimiliano Torchia.
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