CAPRANICA – Teatro Francigena pieno e un’emozione nuova che ha messo insieme più ingredienti: il primo la straordinaria donazione di diecimila euro alla fondazione Icomm (Insieme contro le malattie del motoneurone) nella persona di Mario Sabatelli, responsabile scientifico. In nome e in ricordo della lotta titanica condotta da Luca Pulino, gli amici dell’Associazione Le Porte della Speranza, fondata e voluta da Luca, hanno raccontato alla platea le attività che conduce l’Associazione per ottenere questi risultati. Numerose le iniziative che coinvolgono ogni volta la comunità capranichese in primis, ma anche quella di paesi limitrofi. I fondi raccolti oltre che per la ricerca, hanno sostenuto e sostengono le famiglie dei malati di Sla che si trovano in difficoltà, come previsto nello Statuto dell’Associazione. Sul palco un saluto speciale a Italo Leali che continua la lotta contro la Sclerosi Laterale Amiotrofica con grande dignità ed energia, creando iniziative sempre significative nel territorio viterbese. Il dottor Mario Sabatelli ha illustrato le nuove frontiere della ricerca sui motoneuroni e chiarito il ruolo del medico che prima di guarire deve occuparsi di lenire il dolore del malato, di farlo stare meglio. Antonietta Oroni, mamma di Luca, ha salutato e ringraziato per l’affetto i moltissimi che hanno sempre sostenuto Luca e la sua famiglia. Sul palco anche il sindaco Pietro Nocchi da sempre impegnato a valorizzare le associazioni capranichesi, ognuna con la propria particolarità, ha ricordato la sua vicinanza a Luca fatta di tanti incontri e di quando, tra ironia e confronto, gli faceva da spalla nella realizzazione del giornale on line “Le Porte della Speranza”. Amici di Luca sul palco, in platea e al botteghino, non mancano le fedelissime e instancabili assistenti di Luca, Katia e Monalisa. Luca Pulino salito sul palco per portare una scatola dono con l’albero della Vita, è il giovane nipote di Luca, sedicenne, speranza e segno con il suo nome per il futuro. Grandi applausi e commozione per questa parentesi importante che ha aperto l’ultimo spettacolo della stagione teatrale Francigena, con protagonista Ariele Vincenti autore e attore del monologo “Ago, capitano silenzioso”. Vincenti ha concluso di spalle al pubblico con la maglia numero 10 della Roma, la maglia di Agostino Di Bartolomei, stesso numero del capitano Luca Pulino. «I capitani hanno qualcosa di speciale», con queste parole, l’attore ha salutatoil pubblico, esprimendo gratitudine verso una comunità che ha sentito vera, invitando tutti a difendere e vivere in una dimensione solidale «non io ma noi». ©RIPRODUZIONE RISERVATA |