SALVINI VUOLE IL VIMINALE, SCINTILLE NELLA MAGGIORANZA
Fibrillazioni nella maggioranza dopo il congresso della Lega. Da Firenze il partito di Matteo Salvini ha reclamato il Viminale per il suo leader. “Io sono pronto- ha detto il vicepremier- ne parlerò con Giorgia Meloni”. La Lega vedrebbe bene una candidatura in Campania dell’attuale ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi. Lui, però, non sembra disponibile. Intanto, la richiesta del Carroccio non è ben vista dagli alleati. “Piantedosi sta lavorando molto bene”, dicono da Fratelli d’Italia. Mentre Forza Italia alza i toni: “Se Salvini s’impunta pronti ad aprire la crisi”.
METALMECCANICI. RINNOVO CONTRATTO, ALTRE 8 ORE DI SCIOPERO
Altre 8 ore di sciopero da programmare sui territori per cercare di riaprire la trattativa per il contratto metalmeccanico, scaduto a giugno 2024. Lo hanno deciso Fiom, Fim e Uilm per il rinnovo che interessa 1 milione e mezzo di lavoratori e ha visto i sindacati promuovere già 24 ore di stop. La richiesta di aumento è di 280 euro al mese. Per le sigle sindacali “i dazi Usa e il complesso contesto economico rendono più urgente l’assunzione di responsabilità da parte di Federmeccanica e Assistal per riprendere il negoziato”. Il leader Fiom Michele De Palma spiega che oltre al salario le richieste riguardano “la riduzione dell’orario, la stabilizzazione dei precari e più tutele negli appalti”.
ANCORA TENSIONE TRA GOVERNO E MAGISTRATI
“Riduttivo definirle toghe rosse”, quello della magistratura è piuttosto un “cronico sviamento della funzione giudiziaria”. Ancora tensione tra governo e magistrati. Il sottosegretario Alfredo Mantovano attacca le toghe durante l’inaugurazione dell’anno giudiziario del Consiglio nazionale forense. Per Mantovano, la categoria “deraglia dai propri confini e decide le politiche sui temi più sensibili”, a partire dall’immigrazione. Lo scontro è ancora sui centri in Albania. Per Mantovano “la tendenza” dei giudici “è quella di erodere spazi di diretta espressione della sovranità popolare”.
MATTARELLA: “IL DIRITTO ALLA SALUTE UNA CONQUISTA DI CIVILITÀ”
Il diritto alla salute “è una conquista della nostra civiltà, frutto di decenni di impegno civile e mobilitazione popolare, riforme sociali e progressi scientifici”. Lo dice il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio in occasione della Giornata mondiale della salute ricordando che l’esperienza del Covid ha insegnato “quanto sia cruciale investire in sistemi sanitari robusti, pronti a fronteggiare le emergenze”. Per Mattarella “tutelare il diritto alla salute sin dalla nascita è condizione imprescindibile per garantire un futuro a tutti i cittadini”. Al Quirinale il capo dello Stato ha consegnato le medaglie al merito della sanità pubblica e ai benemeriti della salute pubblica.
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