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Tg Sanità, l’edizione di lunedì 7 aprile 2025

LISTE ATTESA. SCHILLACI A REGIONI: FONDI CI SONO, COLPA CAOS ORGANIZZATIVO

“Agende chiuse e liste d’attesa gonfiate” in oltre un’Asl su quattro, come hanno dimostrato le indagini dei Nas negli ospedali: “Vogliamo davvero continuare ad affermare che servano fondi per richiamare i direttori generali di quel 27% di strutture irregolari ad intervenire con la massima urgenza?” Il ministro della Salute Orazio Schillaci torna a scrivere alle Regioni e lo fa con una nuova lettera inviata al Presidente delle Regioni, Massimiliano Fedriga, in cui risponde anche all’accusa mossa dai Governatori di non aver stanziato fondi sufficienti per abbattere le lunghe code in sanità che restano il nemico numero uno di tanti pazienti. “Ti propongo di andare oltre alla generica rivendicazione dell’insufficienza di fondi- scrive Schillaci a Fedriga- È l’ultima relazione della Corte dei Conti a certificare che, fra il 2020 e il 2021, sono stati stanziati oltre 2 miliardi di euro specificamente destinati all’abbattimento delle liste d’attesa ed è stessa Corte che ha però rilevato un utilizzo esiguo e non sempre efficiente di queste risorse, con il rischio concreto che i fondi vengano impiegati per ripianare disavanzi sanitari piuttosto che per lo sсоро previsto”.

STUDENTESSA MORTA A ROMA. SIAAIC: ADRENALINA AUTO-INIETTABILE PUÒ SALVARE VITA

“Può succedere che piccole quantità di alimenti a cui si è allergici, come anacardi, mandorle, nocciole o arachidi, siano ‘nascoste’ in alcuni cibi e questo può scatenare reazioni gravi, come lo shock anafilattico. In questi casi avere con sé l’adrenalina auto-iniettabile può salvare la vita”. Lo ha spiegato il presidente della Società italiana di allergologia, asma e immunologia clinica (Siaaic), Vincenzo Patella, in relazione alla morte di una giovane studentessa americana a Roma, causata da shock anafilattico. “Purtroppo- ha proseguito- morire di shock anafilattico per allergie agli alimenti non è una novità. Possono verificarsi anche reazioni crociate con altri alimenti a cui non si è allergici, ma che contengono proteine simili a quelle che si dovrebbero evitare. Alcuni esempi di reazioni crociate che possono verificarsi con gli anacardi includono frutta secca, come mandorle, pistacchi e noci, semi, come sesamo e girasole, frutta, come kiwi, mango e avocado, verdure, come spinaci e cetrioli e altri alimenti come cioccolato, a causa della presenza di anacardi, o prodotti da forno, come biscotti o torte”.

EMATOLOGIA. DA ESPERTI 5 PROPOSTE PER RISPONDERE A BISOGNI PAZIENTI

“Progressi scientifici e terapie innovative stanno trasformando le opportunità di trattamento e le prospettive di cura in ematologia”  Proprio su questo tema si è svolto a Roma, presso la Giunta regionale del Lazio, l’evento istituzionale ‘Innovazione in ematologia – Sfide e opportunità per la Regione Lazio’, promosso da Johnson & Johnson. Dal confronto tra le istituzioni regionali, i clinici e le associazioni del terzo settore sono emerse cinque proposte per “garantire l’accesso all’innovazione terapeutica, accelerare la diagnosi e migliorare la presa in carico dei pazienti ematologici”: 1) Implementare una rete ematologica formalmente riconosciuta e strutturata a livello istituzionale; 2) in linea con le linee di indirizzo di AGENAS, garantire l’erogazione di prossimità delle terapie ematologiche avanzate e dei farmaci ad alto impatto nei presidi sanitari territoriali più vicini al domicilio del paziente; 3) Favorire e promuovere una comunicazione strutturata ed efficace sui trattamenti disponibili e sui centri di riferimento; 4) Riorganizzare in maniera efficiente le risorse economiche disponibili; 5) Istituire un intergruppo consiliare per la tutela dei diritti dei pazienti onco-ematologici.

TUMORE SENO. ARRIVA BOTTONE-MONITO PER NON ABBANDONARE TERAPIE

Il tumore al seno resta la neoplasia più comune tra le donne italiane. Ogni anno sono 54mila i nuovi casi. Sebbene il tasso di sopravvivenza a cinque anni dalla diagnosi sia ormai dell’88% grazie agli screening preventivi, ai progressi nella ricerca e alla possibilità di accedere a farmaci sempre più innovativi e specifici, la comunità medica orienta i propri sforzi per aumentare ancora questo dato, su cui impatta molto l’aderenza terapeutica delle pazienti. Secondo una recente indagine, solo la metà degli italiani sa che seguire con costanza il percorso di cura può ridurre il rischio di recidive e mortalità. Nel caso del cancro al seno, fino al 50% delle donne interrompe il trattamento ormonale prima del tempo, spesso a causa degli effetti collaterali o per mancanza di informazioni.

Per incitare le donne a non scostarsi dalla strada intrapresa, da Milano Lilly- con il patrocinio di Europa Donna Italia, Fondazione IncontraDonna e Salute Donna ODV- ha lanciato una campagna dal titolo ‘The Life Button-Il bottone che ti lega alla vita’. Nella conferenza stampa di presentazione, ai partecipanti è stato donato proprio un piccolo bottone di legno dipinto di rosa che, anche grazie a delle frasi emozionali scritte sul retro, vuole essere un promemoria e un incitamento rivolto a pazienti e caregiver, che non devono arrendersi, ma condividere la responsabilità di seguire ogni giorno la terapia con coraggio e costanza.

ACCESSO AD INNOVAZIONI. NOVARTIS RIUNISCE ASSOCIAZIONI DEI PAZIENTI

Parte da Milano il percorso di incontri con le associazioni dei pazienti organizzato da Novartis Italia per “contribuire a migliorare l’accesso all’innovazione in tutte le sue fasi, dalla ricerca alla presa in carico del paziente”. Oltre quaranta associazioni specializzate in ambiti diversi- dall’oncologia all’ematologia, passando per le neuroscienze e l’immunologia- sono intervenute per analizzare gap, opportunità e linee d’azione nel nuovo scenario europeo e italiano, con un focus sul tema dell’Health Technology Assessment (Hta), alla luce del regolamento Ue entrato in vigore a gennaio scorso e della legge di Bilancio 2025. Nel corso della mattinata di incontro e confronto, sono emerse parole ed esigenze chiave. Per le associazioni c’è bisogno di “informazioni chiare e tempestive” sui processi di partecipazione e la necessità di “strumenti tecnici adeguati” alla raccolta e all’elaborazione di dati sanitari real-world. Su tutto, i due pilastri fondamentali restano l’ascolto e l’importanza di fare rete per realizzare una visione comune.
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