ROMA – Alla fine c’è andato. Francesco Totti è a Mosca, nonostante le polemiche preventive. “Non sono un politico né un diplomatico, sono un uomo di sport che ne promuove i valori in giro per il mondo”, aveva detto all’annuncio della sua partecipazione all’International Rb Award, nella capitale russa. Totti è sbarcato a Mosca accompagnato dal figlio Christian.
Stando a quanto riferito a Vedomosti, uno dei principali media russi, dal direttore generale del Bookmaker Rating (lo sponsor della serata) Asker Tkhalidzhokov per l’occasione l’ex capitano della Roma “avrebbe incassato una somma in euro a sei cifre. L’ambasciatore più costoso nella storia del premio? Penso di sì”.
LE POLEMICHE
Si è “venduto per i rubli” o, invece, da vero “imperatore di Roma”, ha semplicemente scelto la “Terza Roma”? Domande, queste, inseguono l’appuntamento in programma l’8 aprile già da un po’. Almeno da quando sull’enorme schermo sulla facciata della “Lukojl Arena” di Mosca è comparsa, con annuncio in cirillico e data in numeri romani, l’immagine del numero dieci giallorosso campione del mondo con l’Italia nel 2006: “L’imperatore viene nella Terza Roma”.
Per tradizione, dai tempi degli zar, Mosca è appunto la Terza Roma, dopo la prima e poi Costantinopoli. Ed è proprio nella capitale russa che l’ex campione 48enne parteciperà come ospite d’onore all’International RB Award, premio organizzato da un sito russo di sport e scommesse per il quale erano già stati testimonial talenti come Del Piero, Figo o Cafu. Oggi però c’è la guerra, con migliaia di morti e milioni di persone rifugiate. A protestare è stato qualche sito ucraino. Secondo Antikor, ad esempio, “accettando di partecipare a un evento in Russia l’ex attaccante della Roma e della nazionale italiana ha definitivamente rovinato la propria reputazione”. Stessa linea di Telegraf, portale in lingua ucraina, che si chiede se la “leggenda del calcio” si sia “venduta per i rubli russi”.L’accusa è in tema, visto che scommesse e soldi saranno il succo del gala. Nel Palazzo della ginnastica Irina Viner, nel complesso dello stadio Luzhniki che ospitò le Olimpiadi del 1980, Totti sarà testimonial per il premio speciale “Rating del bookmaker”. Intanto, in gigantografia, da “imperatore” domina Kievskaja Ulitsa: la strada moscovita che punta Kiev e l’Ucraina, a poco più di un mese dall’ottantennale del “giorno della vittoria” sui nazisti del 9 maggio.
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