ROMA – Usain Bolt si dice in pensione, “ma mi tengo in forma”. L’uomo più veloce del mondo è stato ospite a Che tempo che fa, si proietta all’indietro: “Sì, potevo fare di più, lo penso. C’era qualcosa che potevo curare meglio per andare più veloce. Ma a me interessava solo vincere e provare al mondo che ero il migliore”.
“Non ho l’aria da pensionato? Quando ho finito di correre mi dicevano: ingrasserai. Li ho smentiti. Mi fa sempre venire la pelle d’oca riguardarmi. Mi chiedo: sono io quello lì? Sono ricordi bellissimi. Sapere che sono riuscito a far felice tanta gente per me è meraviglioso”.
Bolt racconta che anche quando ha corso i 100 metri in 9″58 “riuscivo a pensare, suddividevo la gara in più segmenti. È veloce per gli altri, lenta per me. Forse alla fine potevo spingere un pelo di più e chiudere a 9″55”.Racconta anche che una volta ha sfidato Mickey Rourke, in una corsa in strada, a Londra: “Eravamo in discoteca, lui voleva correre, siamo usciti per strada e ci siamo sfidati, ma non gli avrei mai permesso di vincere”.Oggi “vorrei non far niente, ma in realtà ho sempre qualcosa da fare. Ma non c’è niente di più bello di non fare niente. Punto al Grammy”, come produttore musicale.
"Sono un produttore, produco musica io e il mio migliore amico"@UsainBolt a #CTCF ci parla del suo percorso musicale pic.twitter.com/pWwey4oUjK
— Che Tempo Che Fa (@chetempochefa) April 6, 2025
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