VENEZIA – Venezia vuole i Barcavelox. Su proposta del sindaco, Luigi Brugnaro, e di concerto con gli assessori al Trasporto pubblico locale e Traffico acqueo e alla Sicurezza, la giunta di Venezia ha proposto al Consiglio comunale di aggiornare il Regolamento per la circolazione acquea, prevedendo l’utilizzo di “apparecchiature di rilevamento elettronico” omologate-approvate dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e, in via sperimentale fino al 13 dicembre 2026, anche attraverso le apparecchiature per le quali è in corso la procedura di approvazione od omologazione, quindi il cosiddetto Barcavelox.
UN LUNGO ITER DI APPROVAZIONI
Il provvedimento, una volta approvato dal Consiglio, sarà poi passato all’Autorità marittima, all’Ispettorato di Porto, al Provveditorato Interregionale per le Opere pubbliche per il Veneto, Trentino Alto-Adige e Friuli Venezia Giulia e all’Autorità per la Laguna di Venezia per l’approvazione prevista ai sensi del Regolamento per l’esecuzione del Codice della Navigazione. “Si tratta di un provvedimento fondamentale per l’entrata in vigore del Barcavelox”, dice il Comune. A inizio maggio, inoltre, saranno convocati dal sindaco di Venezia gli Stati Generali della città sulla mobilità acquea e il moto ondoso, con la partecipazione dei rappresentanti di autorità, enti, istituzioni e tutte le associazioni di categoria e sportive, operatori, concessionari coinvolti in ambito lagunare. Sarà l’occasione “per condividere istanze e proposte operative legate alla risoluzione del tema del moto ondoso ed un confronto sulla mobilità acquea, alla luce della normativa che consente l’introduzione del Barcavelox per il controllo della velocità dei natanti”.
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