ROMA – Bianca Balti sapeva di essere predisposta al cancro alle ovaie, ma non rinnega la decisione di non essersi sottoposta alla chirurgia preventiva e non accetta più critiche. La supermodella si è raccontata a Vanity Fair in una lunga intervista realizzata in vari momenti di questi ultimi tre mesi: tra telefonate notturne, il Festival di Sanremo e un set fotografico a Parigi.
“MI SONO SENTITA SBAGLIATA”
Sinceramente, come sempre, Bianca ha spiegato come ha affrontato certe critiche su quanto è stato: “Io ricordo il dolore grandissimo che provavo quando mi scrivevano alcuni dottori che si dichiaravano stupiti perché non mi ero messa in sicurezza. Le loro parole mi facevano sentire sbagliata. Ovviamente quando hanno visto la massa tumorale al pronto soccorso è la prima cosa che ho pensato anche io, perché sapevo di essere predisposta. Però ho capito che non accetto più questa critica”.
“FA PAURA. TI CAMBIA IL CORPO”
E ha spiegato il perché: “Primo perché quello che è stato è stato. Secondo perché anni fa ho tolto il seno, operazione che dura sette ore. Non sai che impatto avrà sul tuo aspetto fisico e io lavoro col mio corpo. Non è una passeggiata: io ho fatto una scelta coraggiosa togliendomi il seno. Sapere di essere predisposti è un discorso, fare l’operazione un altro. Lo consiglio a tutti, certo. Ma non è facile. Io facevo tutti i controlli e avevo deciso di rimandare. Mettersi in sicurezza e prevenire è un tema di cui voglio essere portavoce. Ma non voglio sentirmi in colpa per non aver tolto subito le ovaie. È sminuente. Non puoi lasciare una donna sola nelle sue paure. E giudicarla pensando sia una decisione facile da prendere. Fa paura. Ti cambia il corpo. Ti fa andare in menopausa precoce. C’è una complessità che non va sminuita. O chi scoprirà questa mutazione genetica si troverà sola e non in grado di scegliere”. E ha aggiunto: “Sai chi mi ha aiutato davvero? Una dottoressa che mi ha visitato e mi ha detto: come sei coraggiosa. Mi sono sentita vista. E capita. Solo quello mi ha aiutato a scegliere”.
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Ed è arrivato anche un insegnamento: “Ho scoperto che superare me stessa è ciò che mi rende felice. Non conta più se riesco o meno in una cosa. Se non riesco, amen: imparo a lasciarla andare e passo alla successiva. L’importante non è mai quello che non funziona. L’importante è continuare ad andare”, ha sottolineato.
RACCONTARE LA PROPRIA ESPERIENZA
Ora l’idea è quella di fare public speaking riguardo la sua esperienza: “Guarda, sì, ci sto pensando e sto cercando di capire come farlo. Però posso anche dirti che cambio idea ogni due minuti. Diciamo che ho imparato a non programmare troppo o, meglio, a non farmi travolgere dall’ansia di organizzare tutto, da quel senso opprimente di prestazione a tutti i costi. Tipo che guardi cosa fanno le altre e ti senti in colpa perché non lo fai anche tu. Anche basta”.
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