ROMA – Non è difficile trovare sui social foto che lo riprendono sorridente, in tenuta informale, in posa tra i ragazzi e le ragazze degli oratori che ha seguito negli anni. Così come altre immagini lo vedono protagonista con la casula verde, mentre serve l’ostia durante la messa, o ancora insieme al sindaco di Visano quando taglia il nastro per la l’inaugurazione di nuovi spazi parrocchiali. Don Ciro Panigara è ora agli arresti domiciliari con l’accusa gravissima di violenze sessuali a danno di minori, dopo le confidenze a un educatrice fatte da un ragazzino che frequentava l’oratorio della parrocchia di San Paolo, piccolo comune del Bresciano.
LE VITTIME DEGLI ABUSI TRA I 10 E 12 ANNI DI ETÀ
E su di lui c’è anche il peso, su cui stanno indagando gli inquirenti, di altri abusi commessi più di dieci anni fa nei confronti di altri minori. Secondo quanto riportato dal quotidiano “il Giornale” le violenze sessuali di cui è accusato don Ciro sarebbero avvenute all’interno della parrocchia e si tratterebbe di decine gli episodi contestati, in particolare nel periodo tra il 2011 e il 2013.Il sacerdote avrebbe “attirato” le vittime, tutte di età compresa tra i 10 e i 12 anni, approfittando del rapporto di fiducia che instaurava con loro, dovuto al suo ruolo all’interno della comunità ecclesiastica. Un ruolo che lo ha visto in prima linea nelle attività per bambini e ragazzi organizzate negli oratori delle parrocchie che amministrava. Ora, guardando quelle immagini dalle pagine Fb degli oratori, sembra impensabile che dietro a quell’uomo di bella presenza, a cui le famiglie hanno affidato per anni i loro figli, ci sia un mostro, come lasciano indurre le accuse, se accertate.
L’EX ELETTRICISTA CRESCIUTO NEGLI ORATORI DI PROVINCIA
Classe 1977, di Ghedi, altro piccolo comune della provincia bresciana, infanzia e adolescenza passate in oratorio. Terminate le scuole superiori a un istituto professionale di Remedello, ha iniziato a lavorare come elettricista. Poi è arrivata la vocazione: “Ho preso la scossa da Dio”, diceva ai parrocchiani per spiegare la scelta del seminario. Così nel 2004, a 27 anni, è stato ordinato ed è diventato Don Ciro. Da lì ha iniziato a ricoprire incarichi nelle parrocchie dei paesi della provincia di Brescia: è stato vicario parrocchiale a Isorella dal 2004 al 2008 poi ad ad Adro dal 2008 al 2013. E proprio in questo secondo comune, secondo gli inquirenti, tra il 2012 e il 2013, sarebbero avvenuti i primi episodi di violenza su minori su cui si concentrano le indagini, oltre al caso più recente di San Paolo. Dal 2013 è diventato cappellano all’Ospedale Poliambulanza di Brescia, ruolo che ha ricoperto per tre anni prima di tornare nei piccoli paesi di provincia. È stato curato a Leno, Milzanello e Porzano dal 2016 al 2020, per poi essere amministratore parrocchiale della parrocchia dei Santi Pietro e Paolo a Visano fino ad ottobre 2024. Poi l’arrivo il 20 di ottobre nella comunità di San Paolo, Cremezzano e Scarpizzolo e appena tre mesi dopo il congedo. “Sono purtroppo emerse situazioni e criticità che consigliano di interrompere immediatamente la sua esperienza”, ha scritto lo scorso gennaio il Vescovo Pierantonio Tremolada nella lettera ai fedeli della parrocchia per annunciare l’addio di don Ciro. Parole che con “situazioni e criticità” intendevano, probabilmente, un’altra scossa ricevuta dal sacerdote, quella della giustizia.
(Fonte foto: profilo Fb Oratorio Visano)
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