ROMA – In settimana la guerra civile sudanese è entrata nel terzo anno. Combattimenti e violenze hanno sconvolto la vita per milioni di civili, preda di attacchi, abusi ma anche fame ed epidemie, le principali conseguenze della distruzione del tessuto sociale.
Crescono gli appelli alla pace, a un embargo sulle armi e ad aumentare gli aiuti umanitari. In prima linea, le Nazioni Unite e le organizzazioni che ogni giorno lavorano per portare aiuto e sollievo alle popolazioni, tra cui Emergency e Medici senza frontiere. Adam, della comunità dei rifugiati sudanesi in Italia, tramite il sostegno di Amnesty International chiede al nostro governo di agire.
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