ROMA – Tra le 13 e le 14 i telefoni di chi si trovava a Roma hanno cominciato a suonare con un suono molto forte, che per molti è stato motivo di spavento e allarme. Cos’era? Il messaggio di ‘alert’ inviato dalla Protezione civile (con l’apposito sistema per la gestione delle emergenze) che avvisava tutti della chiusura dell’accesso a piazza San Pietro, in Vaticano, per le 17. Sui social si sono diffuse molte polemiche sull’invasività di questo messaggio. C’è chi lo ha considerato “eccessivo”, superfluo e soprattutto non ha gradito l’allarmismo. C’era proprio bisogno di inviare questo messaggio a tutti?
A rispondere a questa domanda è stato il capo della Protezione civile, Fabio Ciciliano, intervenendo a Rainews24: “Era necessario e importante trasmettere questa importantissima notizia a chi era qui e a chi sta ancora arrivando perché è evidente che con la velocità con cui scorre la fila, non si potrebbe fare in tempo a permettere a tutti” di dare l’ultimo saluto al pontefice all’interno della basilica di San Pietro.
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